Piante da frutto: la potatura come elisir di lunga vita
Una pratica fondamentale per ringiovanire le piante e favorirne la produzione
Fra le pratiche colturali che vengono eseguite sulle piante da frutto, una certa importanza riveste la potatura. Quest’ultima viene effettuata, soprattutto nel periodo di “dormienza” (riposo delle piante), di tali essenze, che coincide con i mesi invernali (novembre, dicembre, gennaio, febbraio).
In tale periodo, la maggior parte delle piante da frutto è priva di foglie, per cui la potatura che viene eseguita su di esse è definita potatura secca che si distingue dalla potatura verde, in quanto quest’ultima viene eseguita in presenza di foglie sulle piante e durante il periodo vegetativo delle stesse.
Diverse sono le ragioni per le quali deve essere eseguita tale pratica colturale: serve a contenere l’eccessiva crescita delle piante; favorisce la produzione; serve a ringiovanire la pianta e ad altri scopi.
In base al motivo per cui viene fatta, si distingue in: “potatura di contenimento”; “potatura di produzione”; “potatura di ringiovanimento” e così via. Con questa tecnica colturale si cerca di prendere in considerazione un po’ tutti gli aspetti contemporaneamente, ma si mira principalmente a favorire la produzione che si riesce ad ottenere effettuando un bilanciamento tra gemme a frutto e gemme a legno: le prime danno prima il fiore e poi il frutto, mentre le seconde danno solo vegetazione (legno e foglie) e in alcune piante da frutto, si possono distinguere, anche, le gemme miste, le quali danno sia la vegetazione che il frutto, tali gemme sono tipiche delle pomacee (meli e peri). Le gemme a frutto si possono riconoscere, in quanto si presentano più grosse e con la punta più arrotondata, le gemme a legno, invece, a differenza di quelle a frutto, sono più piccole e più appuntite, mentre le gemme miste, hanno un aspetto intermedio tra quelle a frutto e quelle a legno.
La potatura secca viene eseguita sulle seguenti piante da frutto: melo, pero, cotogno, pesco, susino, albicocco, melograno, actinidia (kiwi). La potatura verde si effettua, invece, su: agrumi, ciliegio; ma si può, anche, fare sulle piante da frutto su cui si pratica la potatura secca, qualora quest’ultima fosse stata fatta troppo leggera o nel caso non fosse stata eseguita. La potatura verde viene fatta nei mesi primaverili (aprile-maggio). Nell’eseguire la potatura delle piante da frutto, quindi, bisogna contenere l’eccessiva crescita delle piante nello stesso tempo, bilanciare il numero delle gemme a frutto con quello delle gemme a legno, si cerca, anche, di dare una forma omogenea alla pianta, evitando, quindi, di deformare la stessa, deve essere arieggiata la pianta, cercando di distanziare i rami tra loro, eliminando intrecci, che possono ostacolare la penetrazione della luce, all’interno della chioma della pianta, soprattutto nel periodo vegetativo e ancora, devono essere asportati i rami morti, lasciando quelli vitali.
In presenza di gemme miste, questa pratica colturale deve essere orientata a lasciare sulla pianta un numero di gemme, proporzionato alla dimensione della chioma e anche all’età della stessa pianta, al fine di ottenere un numero di frutti adeguato e di “pezzatura” (grandezza del frutto) soddisfacente, in quanto se vengono lasciate troppe gemme miste, si ottengono molti frutti di pezzatura ridotta, viceversa, se vengono asportate troppe di queste gemme, si ottengono pochi frutti di dimensioni maggiori. Quindi, la pratica colturale in questione, deve favorire, anche, un bilanciamento tra quantità e qualità di produzione.