ARTICOLO SPECIALE

Ergane 3 Speciale, Il viaggio di Alice
Articolo speciale allegato al numero 3 Claudia Pellegrino

Il viaggio di Alice

Alla scoperta della Puglia esoterica

“Imparare è un'esperienza, tutto il resto è solo informazione”.
Albert Einstein

Non è semplice tradurre in parole un’esperienza, un pezzettino di vita che in poche “battute” ti ha cambiato profondamente, modificando il tuo modo di pensare, di osservare, di vedere ciò che ti circonda, offrendoti occhi nuovi, aperti a nuovi orizzonti, a nuove albe e prospettive.
No, non è facile descrivere ciò che si può solo vivere, col pieno di se stessi, con la propria pelle, con il proprio cuore, con la propria anima, con il proprio sentire…
Questo è il racconto di un brevissimo viaggio, il Viaggio di Alice, la storia di un percorso, breve, intenso… trasformativo, di un sentiero “singolare”, fuori e dentro se stessi.
Eraclito diceva: “Non puoi discendere due volte nelle acque dello stesso fiume, perché diverse sono le acque e diverso sei tu”.
È quello che mi accade ogni volta che percorro i luoghi Sacri della Via Regina.
Cambio. Mi trasformo. Mi rinnovo, come acqua di fiume, nutrita da una nuova Sorgente.
Per capire, immaginate di essere con me e lasciatevi catturare da questo racconto.

Viaggio di Alice, Articolo speciale Ergane

Partenza 27 luglio 2016, Ore 9.44 direzione Otranto.
Siamo in cinque, impavidi temerari, quattro donne ed un uomo.
Piera, Paolo, Angela, Antonietta… e io, la Papessa, guida del viaggio.
È Santa Marta ed è Venerdì, giorno dedicato al Dio e Pianeta Marte.
Niente accade a Caso, tanto meno percorrendo la Via Regina, in cui il Sincronismo Cosmico è base stessa del viaggio, dove tutto ha un senso preciso, ordinato. Dove ogni singolo dettaglio è un “Segno”, un messaggio criptato che indaga la psiche dell'essere umano, i suoi più reconditi e ancestrali segreti.
Appena saliti in auto, chiedo a tutti di porre la massima attenzione al presente, a ciò che è già davanti ai nostri occhi, sul nostro commino.
Solo così si riesce a cogliere il Segno. Vivendo il presente, essendo pienamente centrati nel momento che stiamo vivendo, in questo Qui e Ora.
Il primo spunto ci viene offerto proprio da Santa Marta, la cui iconografia è espressione simbolica del principio dell'Opera Alchemica.
Sorella di Maria Maddalena, Marta ha accompagnato il Maestro Gesù nel suo Mistero, diffondendo la sua scuola, il Proto-Verbo.
In Alchimia, la sua figura indica la lavorazione del ferro.
L'opera al nero, la trasformazione delle emozioni e dei difetti dell'Ego, rappresentati dal Drago, attraverso l'acqua e il fuoco, elementi principali della trasformazione.
Appena imboccata la Circonvallazione per uscire dalla città, un'insegna pubblicitaria attira la mia attenzione. Dice: il “Pomo d'Oro”.
Il Pomo o Mela, è un frutto dai molteplici significati simbolici. Principalmente è la rappresentazione dell'archetipo della Grande Madre e dei suoi triplici aspetti.

Vergine et Mater, centrum in trigono centri.

Viaggio di Alice, Articolo speciale Ergane

Identificativa del “ponte tra il Cielo e a Terra”, della fusione tra la materia e lo spirito, la mela è la celebrazione dell'unione.
La sua forma sferica e la presenza al suo interno dei semi della vita, ne fanno un simbolo del Cosmo e del potere Imperiale.
Non a caso gli Imperatori del Sacro Romano Impero, nelle loro apparizioni pubbliche, reggevano con la mano destra lo scettro e con la sinistra la mela d’oro, allegoria del potere.
Il pomo è simbolo di amore sensuale, di bellezza, di fertilità, di saggezza, conoscenza, di eternità, di soprasessualità.
In quel momento acquisisco una profonda consapevolezza su cosa sto cercando e su cosa incontrerò in questo viaggio. Sono entusiasta e anche gli altri viaggiatori sono carichi di meraviglia.

Viaggio di Alice, Articolo speciale Ergane

Prima fermata Calimera. Ore 10.10.
Una colonna imponente con in cima la statua di Maria Maddalena, la Madonna Nera, non poteva che essere il perfetto inizio di questo viaggio.
La frase incisa ci offre il benestare a proseguire: “Maria veglia sul vostro cammino”.
Prima di continuare nel racconto, mi preme fare un piccolo appunto sulla figura di Maria Maddalena che sempre segue e ispira i miei viaggi, accompagnandomi nella via...
Il suo culto, bistrattato e nascosto per secoli, altro non è che il culto della Gran Madre, Iside, La Madonna Nera.
Incarnata da Maria, moglie e compagna nel lavoro alchemico di Gesù, (Yeshua), rappresentante la Madre Cosmica, Regina o Kundalini.
Entriamo nella Chiesa, ha una torre ottagonale adiacente, non c'è nessuno, solo il custode che ci permette di accedere.
Soggiorniamo nel luogo oltre un'ora. Ha un'energia accogliente, accomodante. Io mi sento propriamente a “casa mia”. Facciamo conoscenza tra noi.
Studio ognuno di loro, soprattutto le reazioni che hanno alle mie affermazioni. Mi rendo conto che non tutte sono semplici da digerire.
Parliamo a lungo.

Viaggio di Alice, Articolo speciale Ergane

Dopo oltre un'ora alle 11.11, usciamo dalla Chiesa. Io osservo i punti, le coordinate e affermo che sotto di essa, ci deve essere una cripta.
È uno dei nadi (centri energetici) principali della Matrice della Puglia, deve averla per forza.
Convinta di questo, chiedo al guardiano. Sembra infastidito. Risponde di no.
Ma io sono sicura, mi fido ciecamente del mio intuito, dunque insisto ancora. Un altro no. Non mi ha convinto e si sta irritando. Insisto ancora e ancora. Lui cambia, diventa iracondo, furioso e urla: “Non si doveva sapere!”.
Con i miei impavidi compagni di viaggio rimaniamo un po' perplessi… e tra il riso e il tremito… andiamo via.
Io ho avuto la mia conferma. Sotto la Chiesa c'è una cripta… la domanda che mi resta è perché è nascosta e soprattutto perché deve restare tale.
Dall'atrio della chiesa, notiamo che allineata alla statua esterna di Maria Maddalena, c'è una grande colonna triangolare, molto alta, con sulla cima una fonte di acqua.
Mi fa immediatamente pensare al Principio Maschile. Dista dalla statua della Madre circa 300 metri, ma l'accesso è impervio. Per raggiungerla, alle 11.22, attraversiamo la campagna piena di rovi. Siamo tutti volenterosi di raggiungere la meta.
Angela è un po' disorientata, ancora non è pienamente entrata nel viaggio e ha incessanti domande. Antonietta e Paolo hanno elaborato già profondamente alcuni aspetti e si confrontano tra loro. Piera è silenziosa, ma accoglie con profonda introspezione e intimo sentire.
Ci rimettiamo in viaggio. Sul muro nella prima traversa imboccata, incontriamo una scritta: Guarda davanti a te. In quel preciso istante, un meraviglioso falco pellegrino plana sulla nostra auto, indicandoci la direzione verso cui dobbiamo proseguire.
Sono emozionata. Il falco è il mio animale totem, insieme alla civetta.
Se c'è lui, io viaggio serena. Esso è rappresentante del Dio Horus, richiamo del mio .

Seguendo le sue indicazioni, alle 12.12, arriviamo a Castrignano dei Greci.
Mentre raggiungiamo la via principale notiamo due Archi e una Fenice dipinta su un muro.
Le mie riflessioni sono molteplici.
Con i miei compagni elaboriamo i segni ricevuti, considerandoli da ogni aspetto simbolico.
La Fenice è simbolo di morte iniziatica e di rinascita. È un processo di trasformazione, che espleta il raggiungimento e compimento della Magna Opera, la trasmutazione Alchemica...
Proseguendo nel cammino, mantenendo al massimo l'attenzione, i segni si rivelano ad ogni angolo.
Nel mondo di Alice è così, per tenere il tempo, bisogna catturare gli indizi e seguire il bianconiglio...

Alle 13.52 stiamo cercando un bar, abbiamo sete e siamo desiderosi di una sosta.
Arriviamo in piazza, un uomo sta innaffiando le piante.
Io e Piera gli chiediamo se possiamo usufruire della sua acqua per poter lavare i piedi, sono pieni di terra di campagna. Fa caldo. Molto caldo. Ci dice di sì e ne è felice. Lo stesso noi. Felici e Grate. Quell'acqua ghiacciata è come una manna dal cielo.
Mi lavo il viso. Sono come nuova, pienamente in me, pronta per ripartire.
Saliamo in macchina. Ho appena chiuso lo sportello. Sono le 13.55. Si accosta un uomo. È vecchio e non parla bene. Scendo dall'auto, mi prende la mano. Vuole dirmi qualcosa.
Farfuglia. In un primo momento non comprendo. Gli chiedo di ripetere con calma ciò che ha da dirmi: “Vai a salutare le anime e domani alle 4 ascolta la nota, ascolta la musica”.
Risalgo in macchina, comunicando il messaggio, e continuiamo il nostro tragitto.
Percorriamo una strada dritta, su cui alle 14.00 incontriamo un cimitero.
La frase dell'uomo ora assume un senso. Parcheggiamo e scendiamo.
L'energia è densa, pesante. Angela è insofferente. Non sopporta l'odore acre del luogo.
Il resto del gruppo è pienamente nel momento, in profonda introspezione.
L'aria è asfissiante.
Io non sono propriamente a mio agio. L'energia dell'Arcano 13, la Morte, non è un'energia semplice da reggere se si è estremamente recettivi.
I primi simboli che incontriamo sono l'Alfa e l'Omega. Il principio e la fine.

“Avete dunque trovato il principio che cercate la fine?
Bene la fine è lì dove risiede il principio”.

Apocrifo Tommaso

Viaggio di Alice, Articolo speciale Ergane

Per trasformare realmente la pietra grezza in oro è necessario morire a se stessi. Morire nell'Ego, in ogni sua maschera, in tutto ciò che è artefatto e costruito di noi, abbandonando ogni zavorra. Se non affrontiamo con coraggio questo passo, quotidianamente, non abbiamo alcuna possibilità di avanzare.
Uno dei tre fattori principali dell'Alchimia è l'eliminazione dell'ego, la sua morte.
Un processo necessario e capillare, di riconoscimento del difetto e della relativa eliminazione.
Alle 14.14 salutiamo le anime e ci accorgiamo che accanto al cimitero c'è una Chiesa.
La Madonna dell'Ancora. Entriamo.

Il simbolo dell'ancora è legato all'Arca dell'Alleanza, il patto fatto tra l'essere umano e il Divino.
In realtà l'Arca è il Corpo di luce, la nostra “astronave energetica” invisibile, ciò che deve essere costruito.
Su una delle banchine della chiesa è incisa una scritta: “Siete sulla via Regina, la via dell'ancora della salvezza”.

Viaggio di Alice, Articolo speciale Ergane

Alle 15.15 visitiamo un calvario, con una rappresentazione molto chiara delle tre croci o tre montagne.
Osservando l'iconografia ci dilunghiamo nel dialogo.
Rispetto alla Crocifissione sono state dette così tante menzogne ed è stato così tergiversato il Verbo, da aver completamente smarrito il reale senso del supplizio, del Sacri-ficio.
Anche qui troviamo Marta, con cui abbiamo iniziato il viaggio, M. Maddalena e Maria Madre di Yeshua.
Ho un'intuizione su questo triplice aspetto femminile.
Marta è la vergine, Maria la madre e M. Maddalena il centro, in cui convergono entrambi gli aspetti.
Tre donne che esprimono le tre facce fondamentali della Magna Opera: Nigredo, Albedo e Rubedo.
Marta rappresenta la fase uno, l'Opera al Nero, la rinuncia e il sacrificio, la morte dell'Ego, il superamento delle passioni, il riconoscimento dei propri vizi, dei propri difetti e la conseguente eliminazione. Purga ed espiazione dei propri “peccati”.

Continuiamo il nostro viaggio, ancora non sentiamo né fame né fatica. Siamo volenterosi nonostante il caldo e l'auto che inizia a fare i capricci.
Incontriamo una scritta: “Panta Rei”. Tutto scorre.
Proseguiamo a piedi, nelle campagne di Giurdignano e alle 16.16 incontriamo un dolmen, chiamato la Placa, elemento femminile, punto di ristoro per spirito e mente.
Ci soffermiamo, ci rilassiamo, allentando la tensione accumulata.
Poi riprendiamo il nostro viaggio, scoprendo una mappa che ci indica il Percorso delle Pietre.

Viaggio di Alice, Articolo speciale Ergane

Alle 17.00 Angela cade. Si fa male alla caviglia, al ginocchio e ad un braccio.
Anche questo non è un caso in questo viaggio. La via Regina agisce sulle persone in base all'esperienza di cui hanno bisogno. E il messaggio che si riceve, ha sia una lettura singolare che nel gruppo. Pertanto la sua caduta ha di sicuro un messaggio per Angela ma, allo stesso tempo, un insegnamento per tutti noi. Dobbiamo correggere la rotta.
Dopo pochi minuti il difetto della macchina peggiora.
Dobbiamo fermarci e cercare di risolvere il problema, o non potremo avanzare.
Siamo nuovamente a Castrignano. Appena arrivati.
Mi fermo “casualmente” sotto un'insegna pubblicitaria con su scritto: città dell'Angelo.
Scendo dall'auto. Guardo sotto il paraurti per cercare la causa del difetto.
Si avvicina una donna, uscita dal nulla e con estrema gentilezza mi chiede di cosa ho bisogno.
Le rispondo che la macchina fa un tremendo rumore e ho bisogno di un meccanico.
Lei mi risponde di voltare a destra alla prossima traversa, solo 100 metri più avanti avrei trovato ciò che mi serviva. Un meccanico!
Wow, non ci potevo credere. Arriviamo dal meccanico, un ragazzo carino, disponibile.
In pochi istanti carica l'auto sul ponte e la sistema. Gli chiedo quanto gli devo, mi risponde: “Nulla, l'ho fatto con piacere”.
Non posso dirvi quanto gli sia stata grata in quel momento. Ho incontrato due angeli in questo paesino...

Alle 17.33 arriviamo a Casamassella, dopo un lungo peregrinare nelle campagne, alla ricerca della cripta di S. Michele Arcangelo che non riusciamo a trovare, scopriamo delle piccole grotte interrate, piene di ossa e una scopa da strega.
L'energia che si respira è piacevole ma qualcosa non torna...
Improvvisamente ho una reazione allergica, mi riempio di bolle sulle braccia.
Ho prurito da tutte le parti e mi sto irritando. Capisco che è il caso di muoversi.
Il luogo è intrappolato da basse energie, pur nascondendo centri energetici di valore inestimabile.
Bisognosa di un'indicazione su come proseguire, viste le vicissitudini, chiamo il mio Sé, ed ecco riapparire il falco. Ora possiamo proseguire sereni. È nuovamente Lui a guidare.
Alle 19.19 finiamo in una piazza, non so dirvi dove.
È rotonda, al suo centro ha una Piramide in ferro, larga 3 metri per 3, con una piccola porta, in cui si può entrare. Fuori, due cani proteggono il luogo come i Guardiani.

Viaggio di Alice, Articolo speciale Ergane

Togliamo le scarpe e chiediamo permesso prima di entrare.
Come dentro, così fuori, come in alto così in basso, come in Cielo… così in Terra.
Ho vissuto l'ingresso nella struttura come l'ingresso nel Tempio Interiore, con profondo rispetto e massima attenzione.
La Piramide, simbolo fondamentale, evoca molti aspetti. Primo tra tutti, quello associato al suo corrispettivo numerico, il 3.
Tre sono i fattori dell'alchimia, tre sono le espressioni racchiuse nel dogma cristiano di Padre, Figlio e Spirito Santo.
Tre è il numero magico.
Rappresenta tre aspetti dell'Essere: il Corpo, l'Anima e lo Spirito, i tre piani dell'esistenza, i tre cervelli dell'essere umano, la connessione con il Divino.
A concludere la giornata un episodio bizzarro. Siamo ormai tutti stanchi. Sono le 20.02. Decidiamo di rientrare. Percorriamo pochi km e troviamo una Chiesa. Sono le 20.20. Chiedo ai miei compagni di viaggio di fare l'ultimo sforzo della giornata e visitare la Chiesa, so che troverò un messaggio per me.
La Chiesa è buia, ma affollata. Le “bigotte” del paese sono sedute a recitare il rosario. Quasi tutte vestite di nero.
Indossano dei fazzoletti che coprono il capo e, anche se ci sono 37 gradi, sono ben coperte.
Io no. Indosso un piccolo top e pantaloncini corti.
Noncurante del possibile giudizio e vinta da un'irrefrenabile voglia di vedere cosa si nasconde nel lato destro della chiesa, di forma ottagonale, entro.
Antonietta mi accompagna come forte spalla.
Piera rimane in auto, è troppo stanca e ha mal di testa. Angela e Paolo ci raggiungono.
Appena percorsa l'intera navata e arrivati al centro della struttura, si accendono le luci.
Ora sembra pieno giorno. Guardo alla mia destra e vedo lui, l’Arcangelo Michele, il guardiano della Legge Divina, il reggente del Sole.

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La sua statua ride… ride da matti! E anche noi, non possiamo che ridere, con piena gioia nel cuore, a pieno gusto, rimanendo indifferenti alla reazione iraconda del prete che deve dire la messa e delle bigotte, visibilmente irritate dal mio atteggiamento e dal mio abbigliamento.
“Scomunicata” urla il prete. “Svergognata” grida una delle donne.
Ironia del caso… rifletto su di me e queste due parole ma soprattutto sulla mia reazione.
Durante tutto il tragitto di ritorno, siamo stanchi e silenziosi.
È stata una giornata intensa, in cui abbiamo attraversato un'energia complessa.
Angela inizia a piangere. Ha un fortissimo dolore alla gamba, causato dalla precedente caduta. La caviglia è molto gonfia. Non riesce più a camminare.
Sono le 21.21. Arriviamo a Lecce. Saluto Piera e Paolo e porto Angela a casa con me, insieme ad Antonietta. Nello stato in cui è non può rimanere sola. In più mi sento responsabile di lei.
Non so come fronteggiare il momento. Ho già dato tutta me stessa nel corso dell'intera giornata. Sono a secco di energie. L'unica cosa che posso fare è chiedere aiuto al mio e alla Madre.

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È lei la Regina, guida del viaggio. So che mi ascolterà.
Insieme ad Angela e Antonietta analizziamo la caduta, il suo messaggio.
Dico ad Angela che è indicativo di una scelta che deve compiere nella sua vita e allo stesso momento comprendo che è la scelta che ognuno di noi deve compiere dentro se stesso.
Scolpire la Magna Opera comporta dolore e sacrificio.
Bisogna essere motivati da profonde e ancestrali inquietudini, dal grande desiderio di conoscere e trovare se stessi, di incontrare l'essere divino che è in noi e fuori da noi, dalla ferrea volontà di migliorarsi, di cambiare.
E soprattutto bisogna avere il CoRaggio di andare contro corrente, come il Matto, Arcano 0 del Tarot, il Pellegrino che protetto dalla benedizione di S. Cristoforo, il portatore del Cristo, inizia il suo viaggio, guardando con occhi nuovi, percorrendo il sentiero chiamato vita.
Sono le 22.22. Preparo un infuso per Angela a base di erbe raccolte al Cerchio Magico il 24 giugno, giorno di S. Giovanni. Hanno un grande potere. Si rilassa, il dolore sembra diminuire. La accompagno a letto.
“Se domani sarò in piedi e riuscirò a camminare, sarà per miracolo” dice.
Con fede rispondo: “Sei sulla Via Regina. È il luogo dove i miracoli accadono”.
Così è. Il giorno dopo Angela è in piena forma, ringiovanita di dieci anni, sembra realmente rinata. Ha affrontato il dolore e lo ha sacrificato scegliendo di avanzare, portando a tutti un importante messaggio.
Siamo noi il nostro miracolo. Siamo noi la meraviglia.
Lo siamo ogni qualvolta superiamo noi stessi, i nostri limiti, le nostre barriere e schemi mentali.
Avvicinandoci in questo modo un po' di più al Dio che è in noi, al nostro amato , alla Scintilla che aspetta in silenzio il nostro ritorno.

Viaggio di Alice, Articolo speciale Ergane

Il viaggio continua il giorno seguente.
28 luglio. Partenza ore 9.33
Questa mattina Piera ha mal di testa, mi scrive un messaggio. Ha bisogno di ricaricare le batterie e di una silenziosa metabolizzazione. Rimane a casa.
Angela è in gran forma. Ha superato il suo limite ed è pronta ad avanzare con una nuova luce negli occhi. Paolo è carico. In pieno spirito del viaggio. Uscendo da casa ha notato alcuni segni, me ne parla entusiasta e io mi sento felice di essere riuscita a trasmettergli questo “linguaggio” e un modo nuovo di vedere le cose...
Antonietta è rilassata, in equilibrio, pronta a ricevere e a dare.
In auto abbiamo un quaderno rosa, sul quale annotiamo tutto, per non perdere traccia nel tempo e per segnare il filo di questo racconto.
Alle 9.55 arriviamo nella zona industriale di Galatina. Vari cartelli attirano le nostra attenzione. Uno dice Mather design, il disegno della Madre.
Siamo sulla strada giusta. È la via della Regina!
Procediamo e i Segni, nel silenzio, iniziano la rivelazione.
Ora dobbiamo porre massima attenzione, battendo il Tempo in sincrono.
Tre Torri e un Cammello dipinto aprono la via.
Nel Tarot, la Torre, Arcano 16 è la Maison Dieu, la Casa di Dio.
Simbolicamente rappresenta la Gran Madre.
Il Cammello, oltre ad essere chiaro segno di pellegrino, riporta alla simbologia di Ermete Trismegisto e del Monte Karmel, Scritta ebraica Har ha Karmell, (letteralmente «il vigneto di Dio»), catena montuosa ubicata in Alta Galilea, citata nella Bibbia come sito di residenza del profeta Elia (El Ya), luogo di incontro tra l'essere umano e il divino.

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Il monte Carmelo è il punto iniziale di una singolare e misteriosa la linea retta, con la quale sono collegabili tra loro i principali luoghi di culto dedicati all'Arcangelo Micael, eretti sui resti di antichi templi pagani, in cui si è manifestata la sua presenza.
In realtà questi luoghi sono nadi principali, tracciano la Red line della Terra, sono chakra del nostro Pianeta che sorreggono la Matrice.
Tale linea ha il suo culmine sul Monte di San Michele in Inghilterra sud orientale, passa da Delos, Delphi, Monte Sant'Angelo (Gargano), attraversando la Sacra di San Michele in Val di Susa e Mont Saint Michel in Francia nord orientale.

Alle 10.01 arriviamo in piazza S.Pietro.
Parcheggiamo l'auto e ci incamminiamo nel centro storico. Notiamo l'insegna di un negozio, la Casa di Iside.
Avanziamo, certi di trovare Lei, La Madre.

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Alle 10.10 entriamo nella Chiesa di Santa Caterina. Uno spettacolo esaltante!!
Quel che raccontano le mura è l'intera storia dell'essere umano.
La presenza della Madre è espressa in ogni immagine, in ogni icona che la ha incarnata in questa era; gli affreschi contengono infiniti segreti, formule e Arcani che non possono essere spiegati a parole ma solo intuiti con l'intelletto del cuore.
Rimaniamo ad osservare le spettacolari immagini fino alle 12.21.
Appena usciti, Paolo trova per terra una piccola Luna in argento e me ne fa dono.
Simbolo di Sacro femmineo, la Luna, rappresenta la Gran Madre, la Regina.

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Alle 12.44 imbocchiamo la strada per Soleto e la scritta Perseveranza.
È una delle virtù necessarie per il compimento della Magna Opera.
Volontà di ferro e Essere perseverante sono requisiti essenziali per poter avanzare nella ricerca e nella scoperta del Sé.
Alle 13.55 arriviamo alla Torre del Sole, una Chiesa con annessa torre ottagonale.
Entriamo.
Anche qui troviamo la Chiesa aperta e a completa disposizione. Non c'è nessuno. Quindi possiamo avventurarci indisturbati in ogni suo angolo.
Saliamo sull'Altare, guardiamo lo spazio al suo retro.
Ha tanti segni e un libro che utilizzano per le liturgie.
A darci conferma del giusto sentiero, troviamo rappresentata La Madonna del Carmelo, culto mariano, nato per mascherare le origini e per celare un messaggio fondamentale sul luogo.
Punto energetico nevralgico della Matrice, legato alla Sacra di Micael.
Mentre osserviamo i vicoli del paese, cercando di visitare la Chiesa di S. Stefano, che troviamo chiusa, il gruppo si scompone per pochi minuti, io ed Angela entriamo in una stradina, mentre Paolo e Antonietta si fermano a leggere un cartello.
Ci rincontriamo pochi minuti dopo, alle 14.14, esclamando di aver trovato segni.
E sono gli stessi. Trovati in punti differenti, attraverso elementi differenti, ma portatori dello stesso messaggio. Un messaggio duro da decriptare che riguarda non solo noi ma questa umanità.
Un ReBus universale che ha come elementi un'esplosione, la metropolitana, varie città, un aereo e una torre.
Siamo perplessi. Antonietta insiste cercando una spiegazione razionale.
Non è semplice accogliere una “profezia”. La mente cerca mille scuse per non vedere.
Io chiedo ulteriori spiegazioni al mio Sé. Chiedo di ricevere altri segni che mi spieghino cosa e quando accadrà.
Siamo appena risaliti in auto, sono le 14.41. Una rondine taglia la strada, portando la nostra attenzione in un vicolo sulla nostra sinistra. È una strada stretta con un murales.
Stupore dello stupore nel vedere i segni precedentemente osservati, ben spiegati in un'unica opera!

Viaggio di Alice, Articolo speciale Ergane

Osserviamo attentamente l'immagine. È come un puzzle che si compone, in cui niente è come sembra.
Io e Antonietta abbiamo i brividi. Non c'è pelo nel corpo che non si sia drizzato.
Un bambino ha in mano un telecomando, alcune lettere compongono nomi… Roma, Milano.
Un aereo, una torre per telecomunicazioni, una data… la metropolitana. Il triangolo con l'occhio, simbolo di Nuovo Ordine o illuminati!
Rimaniamo per vari minuti in religioso silenzio, ad ascoltare le emozioni evocate dal momento, poi riprendiamo il nostro viaggio, con molte domande in più di quando siamo partiti.

Alle 15.33 arriviamo a Ster-natia (nascita della stella).
Proseguiamo a piedi. Spiego al gruppo l'origine della parola ed esclamo: “Qui troveremo la Stella!”. Detto... fatto.
Arrivati nella piazza centrale, incontriamo una magnifica stella. È fatta in mosaico, ampia almeno dieci metri e ha otto punte. Rappresenta Venere, l'Amore della Madre Divina, la Stella Fiammeggiante che ha ispirato e ispira da secoli il cuore di ogni iniziato.

Alle 16.00 (le quattro) arriviamo a Minervino.
Ci siamo appena fermati vicino alla Chiesa dell'Angelo. Abbiamo la radio accesa.
Parte una musica. È Volo di Aliante di Claudio Baglioni.
Il pensiero di tutti va al vecchio uomo, incontrato il giorno precedente che ha detto di ascoltare la nota di sentire la musica alle quattro.
Le emozioni che provo sono inspiegabili. Le note ascoltate toccano ogni intima parte di me, ogni corda della mia anima.
Piango. E anche Antonella ed Angela piangono.
È un pianto prezioso, in cui ogni lacrima è come granello d'oro che alimenta la Fede e la consapevolezza di avanzare nella giusta direzione.
Paolo è silenzioso e commosso.
Ogni parola è perfetta per il viaggio vissuto fin ora. Una descrizione “cantata” del momento presente. (Per ascolto)

Viaggio di Alice, Articolo speciale Ergane

Alle 16.16 arriviamo al Cerchio Magico. Un luogo con un campo elettromagnetico incredibile.
Si trova in aperta campagna, nascosto da ulivi secolari e piante medicamentose e profumate.
È una costruzione antecedente il neolitico, fatta da 30 più 3 enormi massi, che rappresenta il Sole.
La sua costruzione è un chiaro elogio al Principio Divino Maschile, al Reggente di questo sistema solare, Ra. Il Culto solare, nato in Egitto, fu poi traslitterato nel Cristianesimo e incarnato dalla figura di Yeshua.
Sostiamo a lungo, respiriamo profondamente, lentamente, ripulendo, caricando, e rigenerando la nostra energia.

Viaggio di Alice, Articolo speciale Ergane

Alle 18.18 approdiamo a Giuggianello e, dopo aver fatto una sosta al bar Shanti (pace), incontriamo S. Cristoforo. Protettore dei Pellegrini.
La sua statua ci indica la direzione in cui procedere e alle 18.44 raggiungiamo la campagna dei Massi Sacri, nella valle d'Itra (valle dell'acqua), a scovare il Masso della Vecchia, la Sfinge d'Europa, la cui simbologia indica l'Essere Umano rinato a se stesso, aperto a nuova coscienza.

Alle 19.19 decidiamo di rientrare. Siamo carichi stanchi e di meraviglia. A concludere la giornata una Civetta, animale sacro a Minerva, vola accanto a noi per oltre un chilometro.

Terzo giorno. Siamo pronti per una nuova avventura.

Oggi abbiamo meta fissa. Monte S.Angelo, sul Gargano. È un viaggio lungo, sono circa tre ore di macchina. Piera è rientrata nel gruppo. È in ottima forma.
Alle 9.44 siamo pronti per partire ma l'auto ha un problema con la chiave e non parte.
Sostituiamo la mia auto con la sua e alle 10.01 partiamo.
Riceviamo segni lungo tutto il tragitto. Ogni parola è collegata alla precedente e a quella successiva.
Un viaggio liscio come l'olio, zero traffico, solo una macchina con una strana targa che fa da apri strada (0000000FDD).
Alle 13.22 arriviamo a Monte S. Angelo. Si respira un'energia magica, l'aria è tersa, il cielo completamente blu.
Pranziamo e alle 14.14 siamo pronti a visitare la Grotta dell'Arcangelo.
Micael, protettore dei giusti, rappresentante della Legge Divina dell'Opera al Rosso, dell'accensione del Fuoco Sacro...
La sua iconografia si rifà al culto del dio Anubi. Il pesatore delle anime.

Viaggio di Alice, Articolo speciale Ergane

Nel percorso alchemico è elemento esplicativo della Legge del Karma, della bilancia cosmica e della prevalenza della giustizia divina su quella umana.
L'Arcangelo rappresenta il mercurio filosofale che permette la trasformazione della pietra grezza in oro, è battesimo nella Fiamma Divina, nel Sacro Mistero.
Nella grotta il gruppo si divide. Io ho bisogno di entrare in relazione con il luogo per trovare le risposte che cerco.
Incredibile è questo luogo, questa è la porta del cielo, è la frase incisa sulla porta di ingresso.
E qui sì, si sente in ogni angolo l'energia “celeste”, come nelle cripte si percepisce chiaramente l'energia dell'incavo della Terra.
Ho la netta sensazione di stare nel mezzo. Come un ponte.
Sostiamo nel luogo oltre tre ore, siamo fuori dal tempo, fuori dal mondo. Dentro noi stessi. Percorrendo la nostra scala interiore. Cogliendo in pieno il senso del viaggio.
Nella cripta io e Antonietta scoviamo una sorgente d'acqua. Beviamo.
È un’acqua magica, preziosa.
Poi saliamo la ripida scala che porta sull'altare, dove l'Arcangelo si è più volte manifestato. Troviamo una candela accesa e incise le parole che abbiamo appena pronunciato.
Evocano il Fuoco Sacro della Madre.

Viaggio di Alice, Articolo speciale Ergane

Alle 18.18 imbevute da tanta energia, completamente rigenerate usciamo dal Regno, mantenendo il filo d'oro dentro di noi, rendendoci conto del senso del viaggio che ha trasformato tutti, offrendo barlumi di verità, nuovi occhi e orecchi aperti a un nuovo sentire.
Scendendo i tornanti del Monte, ci raccontiamo l'esperienza vissuta, le emozioni provate durante il viaggio, facendo una sintesi del percorso che ancora non risulta chiara.
Sono stati tre giorni intensi, pregni di significato, con tante informazioni da digerire.
Trascorse due ore dalla partenza, siamo ancora a Bari, sono le 20.20.
La stanchezza comincia a farsi sentire. Il tempo passa ma lo spazio no. Sembra un viaggio di ritorno infinito.
Siamo spaesati. Abbiamo tutti la sensazione di girare in cerchio, su noi stessi.
Guardiamo i segnali stradali e abbiamo la netta sensazione del deja-vu.
Piera nel frattempo guida correndo a tavoletta per cercare di uscire dal cerchio cosmico in cui siamo finiti, niente da fare, alle 21.12 siamo ancora a Bari.
Antonietta si spazientisce e mi richiama all'attenzione.
Io sono stranita, così facendo arriveremo a casa tra tre giorni.
Guardo la strada, chiamo il mio Sé.
Usciamo dal cerchio.
Alle 21.27 siamo a Ostuni, alle 21.53 siamo a Lecce.
Abbiamo percorso 110 km in 26 minuti. Impossibile.
Cosa è successo?
A questa domanda non so dare risposta, solo posso raccontare una sensazione.
Siamo tutti straniti, ci sembra di essere entrati in un vortice, di aver fatto un salto in un buco spazio-temporale dal quale usciamo trasformati, pronti a continuare il nostro personale viaggio nel sentiero chiamato vita. La Regina è con noi, ora tocca solo seguire.

La Papessa

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