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Riserva Naturale Regionale Litorale Tarantino Orientale - Foto: Matteo Fecola (PhotographicLecce)
Numero 2 Primula Meo

La natura intorno a noi...

La meravigliosa natura, che ci circonda e che a noi sembra incontaminata e selvaggia, per poter esistere ha bisogno di regole e di leggi che ne garantiscono il rispetto e la tutela. Chi di noi non si è mai imbattuto in un parco, in un bosco, in un ambiente marino senza sapere di trovarsi in un area protetta, ma protetta da cosa, da chi?
Fin all’antichità, sia nella cultura orientale che occidentale e in quella cristiana, era diffusa la consapevolezza dell’importanza della conservazione dei territori per garantire la vita della flora e della fauna esistente fino ad arrivare alla necessità di considerare l’uomo un semplice visitatore di quei luoghi che dovevano essere rispettati con una certa sacralità, perché simbolo di vita e continuità delle specie.
In Italia e nel resto del mondo, a partire dai primi anni del 1900 si è sviluppata l’attenzione alla salvaguardia dell’ambiente inteso come sistema naturale ma occorre attendere il 1991 perché il Ministero dell’Ambiente, in Italia, vari delle leggi che istituiscono i Parchi Nazionali, i Parchi Regionali e le Riserve Naturali, le cui finalità sono quelle di mantenere l’equilibrio del territorio favorendo lo sviluppo della biodiversità e la valorizzazione ecologica, culturale ed economica di tutte queste aree.

I Parchi Nazionali sono istituiti e dipendono dal Ministero dell'Ambiente, sono territori molto vasti ed estesi e coinvolgono anche diversi Comuni, che proprio nella bellezza del luogo in cui sono inseriti devono riuscire a trovare l’elemento chiave del loro stesso sviluppo. In Italia esistono ben 24 parchi nazionali istituiti che coprono circa il 5% circa del territorio nazionale.
I Parchi Naturali Regionali, sono istituiti da Leggi Regionali e dipendono dalle Regioni. La loro istituzione riveste un importante ruolo di collegamento fra la conservazione delle risorse naturali, l'uso sociale delle stesse e la ricerca dello sviluppo compatibile per le popolazioni insediate. Le aree protette regionali coprono oggi una superficie di più di un milione di ettari.
Le Riserve Naturali sono gestite direttamente dallo Stato e si dividono in varie tipologie: le Riserve Naturali Integrali, le Riserve Naturali Orientate e le Riserve Naturali Biogenetiche. Nelle Riserve Naturali Integrali vengono rigorosamente tutelate le risorse naturali limitando la presenza umana a scopi strettamente scientifici e di sorveglianza. Le Riserve Naturali Orientate vengono gestite in modo da garantire la conservazione e lo sviluppo delle potenzialità naturalistiche dei territori promuovendo anche programmi di educazione naturalistica in modo da favorire un turismo compatibile e rispettoso dell'ambiente. Le Riserve Naturali Biogenetiche sono volte principalmente alla salvaguardia di aree per la tutela del patrimonio genetico delle specie animali e vegetali presenti.

In Puglia annoveriamo due Parchi Nazionali: il Parco Nazionale dell’Alta Murgia e il Parco Nazionale del Gargano. Nonostante la mano dell’uomo abbia modificato, in parte, la natura originaria di questi luoghi, entrambi offrono paesaggi spettacolari e la conservazione di una flora e di una fauna di grande interesse che fanno di questi parchi un prezioso scrigno di biodiversità e un tesoro inestimabile per la nostra regione.

I Parchi Regionali in Puglia occupano gran parte del territorio pugliese; ricordiamo infatti il Parco Naturale Regionale del Bosco Incoronata a circa 12 chilometri da Foggia, un piccolo frammento di vegetazione nel cuore del Tavoliere delle Puglie.

Il Parco Naturale Regionale Dune Costiere da Torre Canne a Torre San Leonardo che si estende nei territori di Ostuni e Fasano.

Il Parco naturale regionale Costa Otranto - Santa Maria di Leuca e Bosco di Tricase, il più grande Parco Regionale istituito nella provincia di Lecce, nato dalla volontà di tutelare un patrimonio naturalistico d'altissimo valore scientifico-culturale.

Il Parco Regionale Naturale Litorale di Punta Pizzo e Isola di Sant'Andrea, un'area protetta di straordinaria bellezza sita nel territorio di Gallipoli e ricca di una notevole biodiversità.

Il Parco Regionale Naturale di Ugento, singolare per la pregevolissima costa e la considerevole varietà di ambienti naturali.

Il Parco Regionale Naturale Palude e Bosco di Rauccio, sito nel Comune di Lecce, è caratteristico per la presenza di una fitta vegetazione, una grande varietà ambientale e faunistica, oltre a diversi elementi architettonici di importanza storico-artistica come i resti di due Torri di avvistamento, costruite per difendersi dagli attacchi dei turchi, della Torre colombaia e della Cappella.

Il Parco Regionale Naturale di Porto Selvaggio e Palude del Capitano, sito nel Comune di Nardò, è caratterizzato da coste rocciose e frastagliate, da un ambiente ricco di folte pinete e macchia mediterranea e da una interessante presenza di flora e fauna.

Tra le Riserve Naturali pugliesi ricordiamo: la Riserva Naturale Regionale Orientata Bosco delle Pianelle, un bosco di proprietà del Comune di Martina Franca (Ta) ricco di un'immensa varietà di flora e fauna; si trovano infatti alberi di fragno (quercia locale), di roverelle, di lecci, di corbezzoli, di lentisco, di biancospino, ecc. Non è difficile scorgere animali come la poiana, il gheppio, l'upupa e altre specie di rapaci.

La Riserva Naturale Bosco di Cerano, sita nel territorio compreso fra Brindisi e San Pietro Vernotico, è caratteristica per la presenza di diverse specie arboree ma, soprattutto, per la varietà faunistica: è possibile trovare molti roditori di piccole dimensioni, come il coniglio, il topo quercino, la lepre e il ghiro. Fra gli altri esemplari presenti ricordiamo: il tasso, la volpe, la faina, la puzzola, il gatto selvatico, l'istrice, il cinghiale, alcuni gruppi di daini, vari rapaci diurni e notturni, e tanti altri.

La Riserva Naturale Regionale Litorale Tarantino Orientale, sita nel Comune di Manduria (Ta), è costituita da ben quattro aree protette: la Salina dei Monaci, La Palude del Conte, il Bosco dei Cuturi e Rosa Marina, e la Foce del Fiume Chidro. Sia nella Salina che nella Palude è facile avvistare ed ammirare nella loro bellezza esemplari come i fenicotteri rosa, i germani reali, i cigni, le oche selvatiche, l'airone rosso, l'airone bianco e tanti altri rapaci sia diurni che notturni.

La Riserva Naturale Regionale Orientata Palude del Conte e Duna Costiera, situata nel territorio di Porto Cesareo (Le), è singolare per la presenza di vari habitat che caratterizzano l'esistenza di numerose specie vegetative e faunistiche diverse tra loro, proprio perché la Riserva è caratterizzata da una zona sabbiosa, con una vegetazione arborea e arbustiva, e una zona palustre in cui sono presenti steppe salate, praterie mediterranee e la meravigliosa orchidea di palude. È doveroso ricordare che l'istituzione di questa area protetta è stata voluta fortemente per tutelare e conservare un ambiente a forte rischio di estinzione.

Ricordiamo ancora: l'Area Marina Protetta di Porto Cesareo, sita in provincia di Lecce, istituita nel 1997 con Decreto del Ministero dell'Ambiente. Tale Area, caratterizzata dalla presenza di ricchi e diversi habitat, si divide in tre zone ed ogni zona ha un particolare tipo di tutela: la Zona A (Riserva integrale) è il cuore della riserva, in cui è vietata qualunque tipo di attività ad eccezione della ricerca scientifica. La Zona B (Riserva generale) è una porzione di A.M.P. in cui è consentita la pesca professionale con attrezzi selettivi previa autorizzazione da parte del soggetto gestore. In Zona B, inoltre, sono permesse la balneazione, le attività subacquee compatibili con la tutela dell'ambiente naturale, l'accesso e la navigazione delle imbarcazioni autorizzate ad una velocità inferiore ai 10 nodi. La Zona C (Riserva parziale) funge da "cuscinetto" tra l'area soggetta a vincoli e l'area esterna all'AMP. In Zona C sono consentite tutte le attività permesse in Zona B, ed in più l'ancoraggio ad apposite strutture, e la pesca sportiva, con l'eccezione della pesca subacquea in apnea. (Cfr. http://www.ampportocesareo.it/territorio/zonazione)

Degna di nota è la Riserva Naturale Statale delle Cesine, situata nel territorio di Vernole (Le). La bellissima oasi, che tutti noi oggi ammiriamo, nel lontano passato era una vasta palude che si estendeva da Brindisi a Otranto ed era considerata una zona malsana sia per le persone che per le coltivazioni. Già verso la fine del 1800 si pensò di bonificare la zona per limitare quanto più possibile la diffusione della malaria e molto più tardi, nel 1980, il WWF, che da anni si batteva per la conservazione e la tutela della zona, fu nominato gestore delle Cesine che, con Decreto Ministeriale, divennero Riserva Naturale dello Stato. Oggi la Riserva è davvero un'Oasi di pace, un vero polmone verde in cui potersi godere la magnificenza di tutte le specie vegetali e faunistiche presenti al suo interno.

Ergane, La natura intorno a noi
Riserva Naturale Statale delle Cesine
Ergane, La natura intorno a noi
Parco Naturale Regionale di Porto Selvaggio

Alla fine di questo rapido excursus, che ci pone di fronte alla vastità e alla preziosità del patrimonio messoci a disposizione dalla natura, è necessario che ognuno di noi prenda coscienza di questo affinché la sensibilizzazione e il rispetto verso questi luoghi, custodi di ogni varietà di vita, cresca sempre di più. L'uomo deve capire che far parte di questa immensa bellezza è un privilegio e rispettare, valorizzare e tutelare questi territori e la natura in generale è un dovere che deve nascere insieme ad ogni nuova vita.

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Riserva Naturale Statale delle Cesine - Foto: Matteo Fecola (PhotographicLecce)

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