Wesak

Wesak, festa sacra che unisce oriente e occidente

Wesak, festa sacra che unisce oriente e occidente

Benessere

Maggio, 2020

Rosanna Master Reiki Usui

Immobile e in silenziosa meditazione, ascolto il battito del mio cuore e di tanto in tanto sento un fremito che mi riporta al momento presente. Sono cosciente che gli ultimi avvenimenti di questo spazio/tempo sospeso che trasuda emozioni sviluppate dal COVID-19, non sempre mi fa rimanere concentrata e radicata e così decido di accogliere in me come sacro aiuto due delle mie Essenze Floreali: Mandorlo per sostenere la mia concentrazione e Iris per aiutarmi a fidarmi e sentirmi accolta dalla Luce. Tenendo in mano la boccetta dell’Essenza di Iris sorrido e mi ricordo che a breve ci sarà una festa che unirà i cuori di tutti i discepoli che percorrono la via della Luce: il Wesak.
Ma prima di parlare di questo momento sentito da migliaia di persone, di tutti i continenti, devo parlarvi di chi ha portato in Occidente la conoscenza di tale Manifestazione Energetica , ossia Alice Bailey.

Ma percorriamo al contrario la via di alcune conoscenze iniziatiche. La Teosofia fu fondata da Helena Petrowna Blavatsky alla fine dell'800 e la stessa scrisse un’opera, La Dottrina Segreta, che raccoglie tutti gli insegnamenti esoterici che partono dalla nascita dell'Universo allo sviluppo dell'Umanità, descrivendo inoltre le leggi esoteriche che reggono il mondo alle diverse dimensioni dell'esistenza. Gli insegnamenti le furono impartiti in maniera telepatica e chiaroveggente, dai Maestri della Fratellanza Bianca di Shamballa, soprattutto dai Maestri Morya e Kuthumi. Ma cosa è Shamballa? Essa è una città di Luce e rappresenta anche una dimensione della Coscienza, esistente su un piano vibratorio eterico molto elevato, diverso da quello fisico, ma che rimane comunque vicina al piano fisico/energetico della Terra. In questa città/dimensione coscienziale risiede la Fratellanza dei Maestri ed è guidata dal Cristo chiamato anche Maitreya. Egli in questa dimensione è l'Essere di Luce che governa lo sviluppo spirituale sul pianeta Terra e lo fa avvalendosi dell’aiuto dei Maestri e di tutti gli uomini e donne che sono in grado di sviluppare e donare al nostro Pianeta e a chi lo abita Amore e Saggezza.

I Maestri di Saggezza della Fratellanza Bianca, indicarono alla Blavatsky l'importanza del Wesak e le diedero l’onere di far conoscere sul nostro piano fisico tale festività facendole notare come fosse necessario che la celebrazione fosse compiuta dall'intera umanità perché fondamentale, per la realizzazione sulla Terra del Piano Divino.
Chi continuò l'opera di H.P.Blavatsky furono Annie Besant, C.W. Leadbeater e Alice A. Bailey. Quest’ultima fu però accusata ingiustamente di essersi inventata ciò che un Maestro di Shamballa , Djwhal Khul detto anche il Tibetano, le aveva comunicato in channeling e per questo fu allontanata dalla società Teosofica. Ma la storia di Alice iniziò a 15 anni, quando incontrò il Maestro Kutumi che la mise al corrente che la sua vita sarebbe stata diversa da quella di qualsiasi altra donna, perché, se fosse stata d’accordo, avrebbe compiuto qualcosa di importante per l’umanità. Nel 1919 fu ricontattata dal Maestro, Djwhal Khul, che l’aiutò alla stesura di un’opera di testi sulla scienza esoterica. secondo il quale avrebbe cambiato, per chi l’avesse letta, la coscienza dell’intera umanità e ciò secondo Khul sarebbe avvenuto tra il XX e il XXI sec. … Bè, direi e mi auguro che ciò avvenga quanto prima. Nel 1919 fu lo stesso Maestro a invitarla a dare un diverso senso alla celebrazione del Wesak , chiedendole di affiancarla alla festività buddista e di creare la modalità affinchè l’umanità intera potesse parteciparvi. Queste le parole del Maestro: “Cercate di fare del Wesak una festività universale e riconosciuta, utile a tutti gli uomini di tutte le fedi. È la festa in cui i due Capi Divini dell'Oriente e dell'Occidente collaborano e operano nella più stretta unione... Le energie spirituali in quel momento sono disponibili in modo eccezionale.” (Esteriorizzazione della Gerarchia, pag. 590, Ed. Nuova era)

Ma cosa avveniva in realtà?
Ogni anno, durante il plenilunio del segno del Toro, detto Wesak, viene celebrato una festa spirituale che si svolge in una valle alle pendici del Monte Kailash. Una moltitudine di persone è presente, silenziosa ed in preghiera. C'è una roccia altare al centro e sopra vi è deposta una coppa di cristallo colma di acqua purissima. Accanto all'altare prendono posto i Maestri e le Maestre della Fratellanza di Shamballa, Grandi Esseri custodi in terra del Piano di Dio per il nostro pianeta e l'umanità. Al centro, di fronte alla coppa, vi è il Cristo, il Maestro dei Maestri. Nell'ora del plenilunio da nord-est appare un punto luminoso che si avvicina rapidamente; al suo interno vi è il Buddha che con la mano alzata in segno di benedizione si ferma a mezz'aria sulla roccia sacra mentre il Cristo intona un mantra segreto. La benedizione del Buddha, di Cristo e di tutta la Fratellanza Bianca si diffonde in tutta la valle come un canto sacro e gli iris sbocciano, mentre i presenti intonano mantra e preghiere che culminano con la Grande Invocazione. Il Buddha rimane visibile per otto minuti, poi lentamente si allontana così com'è venuto. L'acqua benedetta che ha ricevuto e immagazzinato l'Energia di Benedizione del Buddha e di tutti i grandi Esseri, rappresenta la continuità del legame tra Maestri, Discepoli ed esseri umani ed è un potente veicolo di energia positiva e diviene la prova maestra che spinge i discepoli a proseguire sul cammino della conoscenza. La stessa Acqua viene distribuita ai presenti che la berranno e la porteranno con sè. Dopodiché anche il Cristo e i Maestri e le Maestre della Fratellanza Bianca abbandonano la valle fino all'anno successivo. (tratto dalle pag. 8,9,10 dell'Opuscolo La Festa del Wesak, ed. Scuola Arcana - Ginevra)

Ma per i buddisti cosa avviene durante il Wesak?
Tale festa, detta anche delle Luci, viene celebrata nel plenilunio di maggio. anche se le date spesso differiscono delle tradizioni e delle aree geografiche. Si tiene conto che il calendario buddista è lunare, quindi i giorni delle festività cambiano ogni anno. Il nostro invece è un calendario solare. La ricorrenza è un momento sacro perché ricorda i tre momenti fondamentali della vita del Buddha: nascita, illuminazione e morte. Egli, infatti, secondo la tradizione buddista, sarebbe nato nel giorno di luna piena del mese lunare del Wesak. Nello stesso giorno 623 a.c., all’età di 35 anni, avrebbe ottenuto l’illuminazione e nel medesimo giorno, all’età di 80 anni, 543 a.c., il Buddha sarebbe trasceso (morte fisica) e da qui ebbe inizio il calendario buddista. Inoltre secondo la tradizione indiana, si celebra il momento in cui, 500 anni prima della venuta di Cristo, il principe Gautama Siddharta raggiunse l’illuminazione massima risvegliandosi e divenendo il Buddha.

Sinceramente io amo un’altra storia … quella che racconta di Siddharta che divenne il Buddha e, dopo aver dedicato la sua vita a diffondere gli insegnamenti di Pace, Amore e compassione, arrivò al termine della sua esistenza fisica dove lo attendeva il Nirvana o Paradiso Buddista e lì si sarebbe liberato dal ciclo delle Reincarnazioni. Ma il Buddha, Maestro di compassione, si voltò indietro e vide l’umanità avvolta dal dolore e sofferenza. Egli allora, amando l’umanità, fece la Grande Rinuncia, ossia non oltrepassò la soglia del Nirvana promettendo di ritornare sulla Terra ogni anno per benedirla e che sarebbe stato sulla stessa soglia ad aspettare tutti, fino all’ultimo essere umano che sarebbe entrato nel Nirvana. Così secondo la tradizione, ogni anno in occasione del plenilunio del Toro, il Buddha appare sulla Terra in un luogo sacro a molte tradizioni religiose, sul monte Kailash o Monte Argento.

Dunque, da Oriente ad Occidente, in luoghi diversi, attraverso la dimensione astrale, i vari Maestri hanno comunicato l’importanza del Wesak. Vero è che l’UBI, Unione Buddhista Italiana, che considera tale festa momento di aggregazione e unione che va oltre le credenze e razze, ha stretto un accordo nel testo dell’Intesa con lo Stato Italiano in cui tale festività viene riconosciuta a livello nazionale e diviene momento d’incontro per tutti, di studio e preghiera per chiunque voglia incamminarsi sulla via del risveglio.
Parlarvi di tale festività come il Wesak per è un onore e momento di grande commozione e vorrei terminare questo mio scritto, come l’ho iniziato …. Tenendo tra le mie mani l’Essenza di Iris ed il testo della GRANDE INVOCAZIONE lasciato ad Alice Bailey dal Maestro D. Khul, che mi accingo a leggere e interiorizzare nella mia meditazione. Pace e Amore a voi tutti.



La Grande Invocazione


Dal punto di Luce entro la Mente di Dio
Affluisca luce nelle menti degli uomini.
Scenda Luce sulla Terra.
Dal punto di Amore entro il Cuore di Dio
Affluisca amore nei cuori degli uomini.
Possa il Cristo tornare sulla Terra.
Dal centro ove il Volere di Dio è conosciuto
Il Proposito guidi i piccoli voleri degli uomini;
Il Proposito che i Maestri conoscono e servono.
Dal centro che vien detto il genere umano
Si svolga il Piano di Amore e di Luce.
E possa sbarrare la porta dietro cui il male risiede.
Che Luce, Amore e Potere
ristabiliscano il Piano Divino sulla Terra.

Maestro Djwal Khul



Fonte: UBI Unione Buddhista Italiana
Testi esoterici di Alice Baley
Sito internet Arcipelago Laogai

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