Articolo speciale

Ergane 2 Speciale, La via Regina
Articolo speciale allegato al numero 2 Claudia Pellegrino

La via Regina, la via della Puglia Esoterica

Un sentiero di trasformazione.
Percorrendola entriamo in contatto con il linguaggio cosmico, dove ogni cosa assume un senso ordinato e preciso, sincronico, in cui i luoghi sono connessi in un percorso a "salire" che parte dal basso Salento per arrivare a Monte S. Angelo

La Puglia, terra di passaggio, di mare, di sole, di fresca tramontana e caldo vento di scirocco, ricca di storia, pregna di tradizione, di culti e leggende che da sempre affascinano e incantano il pensiero popolare, è una terra da conoscere ed esplorare nella sua essenza, nella sua sacralità e misticismo.
Battuta nei secoli dai Cavalieri del Tempio, nasconde le tracce del Segno, un linguaggio simbolico, esoterico, apotropaico, che cela la base del conoscimento, del sapere, della Vera Sophia.

La Via Regina, Articolo speciale Ergane

Caratterizzata da luoghi Sacri, in cui è rimasto nascosto il significato reale della simbologia esoterica, densi di virtù e conoscenza ancestrale, la Puglia è una Terra Santa, ancora vergine nel suo vero mistero, nella sua intimità, nel suo grembo, incavo della Madre Terra.
Un mistero da svelare, petalo dopo petalo, come rosa ignea.
Questi luoghi, perlopiù sconosciuti, sono punti nevralgici, nadi energetici del Pianeta, chakra della Terra, centri di connessione tra "il Cielo e la Terra", anelli di congiunzione tra l'essere umano e il divino.
Essi tracciano la Red lines, la linea rossa, la Via Regina.
Sono vene e arterie che si congiungono in determinate coordinate, disegnando tra loro sacre geometrie e nascondendo un filo continuo, il filo d'oro, la via del Graal. Questi luoghi, se vissuti con consapevolezza, in uno stato di predisposizione al silenzio e alla meditazione, sono veri e propri ponti, che agiscono come catalizzatori sul nostro campo elettromagnetico, trasformandone l'energia, sincronizzandola al campo magnetico universale, alla matrice divina, la culla dell'universo, o Grande Madre, identificata nel linguaggio simbolico dalla stella a otto punte, o Stella del Mattino.
Iside per gli egizi, Maria Maddalena per i cristiani, Regina, o Kundalini, Essenza Femminile, grembo cosmico, ha ispirato il cuore di molti pellegrini che scelgono il sentiero di Sophia, del conoscimento di se stessi, della ricerca gnostica, della Sezione Aurea.

Questi centri Sacri, sono collegati tra loro sotterraneamente e tracciano La Via Regina, la via del Sole, La via della dea Madre, palesando un vero e proprio percorso iniziatico che attraversa vari strati dell'essere, comunicando con noi al di là delle parole, con simboli, numeri, immagini e segni: Il Verbo.

"In principio era il Verbo, il Verbo era presso Dio e il Verbo era Dio"

(Giovanni 1:1-18)

La Via Regina, Articolo speciale Ergane
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Un linguaggio basico, geometrico, matematico che l'universo utilizza per comunicare con noi, con la nostra essenza, con la nostra parte più intima, la cellula, i suoi atomi, il suo codice genetico, il suo Dna.
La via Regina è un sentiero di trasformazione. Percorrendola entriamo in contatto con il linguaggio cosmico, dove ogni cosa assume un senso ordinato e preciso, sincronico, in cui i luoghi sono connessi in un percorso a "salire" che parte dal basso Salento, per arrivare a Monte S. Angelo.
Un percorso che racconta e attraversa simbolicamente le fasi dell'opera alchemica.
Per comprendere il senso di ciò che dico, immaginate di essere come "Alice nel Paese delle Meraviglie" e seguite il Cappellaio Matto in questo viaggio simbolico.
Il Matto, l'Arcano Zero dei Tarocchi, Il Cercatore, il Pellegrino, colui che sceglie di andare contro corrente, perché spinto da un impulso superiore anela a trovare Dio,vi farà da Cicerone in questo viaggio, alla scoperta della Puglia esoterica, dei suoi luoghi sacri, delle sue preziose sorgenti.

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Prima tappa del magico sentiero, Giuggianello, piccola cittadella di origini messapica, nel centro del Salento.
Ad accogliervi nel centro del paese, S. Cristoforo, protettore dei Pellegrini, (Cristo-foro, portatore del Cristo), di cui percepirete nettamente l'essenza, se saprete ascoltare il battito del cuore. Una colonna su cui si erge imponente un'Aquila, vi indicherà la direzione in cui proseguire. L'Aquila è un animale Totem che rappresenta il Sé, il principio Maschile, Il Padre, Il Sole, Ra, che nel Cristianesimo è incarnato dalla figura del Cristo. Avanzando nella via indicata, nominata Via Madonna Pellegrino, e svoltando all'incrocio per Via degli Angeli, proseguendo in via Madonna della Scala, incontrerete il Bosco delle Ninfe e dei Fanciulli e il Masso della Vecchia, le cui leggende palesano strane coincidenze con antichi culti esoterici, legati alla Dea Madre, al Dio Pan e alla Sfinge Egiziana. I nomi delle vie vi avranno fatto pensare ad un paradosso ma, come anticipato, ogni cosa sulla Via Regina ha un senso preciso e una simbologia criptata, da decifrare.

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A pochi passi dal bosco, tra piante medicamentose e profumate, troverete la cripta di S. Giovanni, sotto cui nasce una sorgente attualmente inaccessibile.

"Io, in verità, vi battezzo nell'acqua per la penitenza, ma colui che verrà dopo di me, vi battezzerà nello Spirito Santo e nel fuoco"

(Matteo 3:11-12)

Questa frase è la perfetta espressione della simbologia esoterica celata dietro la figura di S. Giovanni Battista, il battesimo iniziatico alla via del Fuoco Sacro, l'iniziazione all'Opera Alchemica.
La leggenda racconta che la Vecchia, nella notte di S. Giovanni, rivelerà, agli impavidi guerrieri cercatori dell'oro, un magico enigma ma solo il puro di cuore nella sua semplicità riuscirà a risolverlo.
In cambio avrà in dono 7 pulcini d'oro, se non riuscirà a svelare l'arcano, si trasformerà in pietra.
Sette come i 7 peccati capitali e le 7 virtù, 7 come le maschere dell'ego, 7 come il numero di Dio e il Carro, 7 come la Stella a Sette punte, indicatrice del sentiero alchemico che troviamo sintetizzato nell'emblema del V.I.T.R.I.O.L., che enuncia: "Visita Interiora Terrae, Rectificando Invenies Occultum Lapidem".
Visita l'incavo di te stesso, entra nella tua ombra, conoscila, rettificala e troverai la pietra nascosta, la pietra filosofale, la vera medicina, il Graal, la Sorgente. L'Oro, il Sole in te.

La notte di S. Giovanni, 24 giugno o Solstizio d'estate, segna un passaggio importante: è il momento in cui il Sole entra in contatto con la costellazione del Cancro governato dalla Luna, il cui elemento alchemico è l'acqua. Sole e Luna, Maschile e Femminile, Fuoco e Acqua.

Il 24 giugno (2+4=6) essendo il giorno più lungo dell'anno, rappresenta il trionfo della luce sull'oscurità ma è anche l'inizio del nuovo ciclo di declino in cui avanzeranno le tenebre, fino ad arrivare al Solstizio di inverno, il 21 dicembre (2+1=3) in cui sarà il culmine per le tenebre e il nuovo inizio per la luce.

Questo ciclo annuale, è un chiaro indizio che palesa un percorso di nascita e battesimo, di successiva morte iniziatica, soffrimento e rinuncia, per la progressiva rinascita ed evoluzione interiore, nella consapevolezza dell'Uno.

Chi di voi è attento alla lettura di questo articolo, avrà notato due piccoli calcoli matematici e, se ha una mente sveglia, si interrogherà sulla strana casualità della brevissima sequenza che si può dedurre da questi semplici calcoli: 3,6,9. (24 giugno= 2,4,6 = 2+4+6 = 12= 1+2 = 3, 21 dicembre = 21/12 = 3+3=6 ; 3+ 6 = 9)

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Nella simbologia numerologica, nelle scienze geometriche, matematiche e fisiche, nel Tarot, come nell'astronomia, nell'astrologia e in molte altre dottrine, questi tre numeri hanno una valenza incredibile.

Il 3 è il numero dell'Essenza Cristica, corpo anima e spirito, geometricamente rappresentato dal triangolo o dalla piramide è il congiungimento perfetto dei nostri 3 cervelli: la mente, il cuore, l'istinto sessuale.

Il 6 è il numero del Fiore della Vita, o Stella a sei punte o Sigillo di Salomone, è l'unione del principio maschile e femminile insieme, la Via del Sole e della Luna, Iside e Ra, Gesù e Maria Maddalena, la loro discendenza e sentiero, la via del filo d'oro, o Sacro Graal.

Curiosamente rappresenta anche l'atomo, fatto da 6 neuroni, 6 elettroni e 6 protoni, che per modificare se stesso, deve subire un'inversione elettrica dei poli, crescendo da 6 a 9. Un passaggio chimico da Carbonio 7, la materia allo stadio attuale, a Carbonio 12, la materia spiritualizzata, 69.

Il 9 è il sentiero da percorrere per capovolgere l'energia atomica delle nostre cellule. Rappresenta Ermete, l'insegnamento alchemico che nelle Tavole di Smeraldo proclama: "Ciò che è in alto è come ciò che è in basso, e ciò che è in basso è come ciò che è in alto, per fare il miracolo della cosa unica."

Continuando a seguire il Cappellaio Matto, proseguirete il vostro viaggio nelle campagne di Minervino, paese dedicato a Minerva o Diana, Dea Madre, il cui animale Totem è la Civetta. Nelle sue campagne, si nasconde uno dei luoghi più preziosi del Salento. Uno dei nadi principali di Puglia, un luogo miracoloso, allineato ad Orione, come le Piramidi di Giza, segnato da un Dolmen, chiamato "Li Scusi" (i nascosti), in cui durante il solstizio di estate alle 12 del mattino, il Sole cade a picco, entrando in una piccola fessura circolare ubicata al centro del grande masso.

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Ma il vero tesoro del luogo si trova solo pochi metri più avanti. Il Cerchio Magico.
Un insieme di 33 enormi massi, risalente all'età neolitica, che traccia il simbolo del Sole.
Il luogo, oltre alla sua incredibile energia, offre importanti dettagli, che fanno comprendere l'Opera Alchemica.
Il simbolo del sole è formato da un cerchio ed un punto centrale. Il cerchio, nella sua forma, rimanda alla O, che nell'alchimia è identificato dal simbolo dell'Oroboros, il serpente che si morde la coda.

Il Serpente, nonostante sia stato demonizzato nel corso dei secoli, ha un significato ancestrale totalmente diverso dal sentito comune.
Rappresenta la Dea Madre, la Kundalini, che si vivifica nel corpo, si sveglia, si accende come sacra fiamma e sale attraverso un cavo invisibile chiamato "sushumna" percorrendo l'intera colonna composta da 33 vertebre, fino a raggiungere il cervello. Attiva così la ghiandola pineale, il terzo occhio; ridiscende poi dalle narici nell'esofago fino a raggiungere il cuore, il nostro centro, "moltiplicata delle forze del cielo e della terra".
Proseguendo il vostro viaggio, instradati da chiare indicazioni segnate da statue e menhir, arriverete ad Otranto, nella sua Cattedrale.
L'energia del posto è forte, trasformativa, contrastante.
L'imponente mosaico che raffigura le Sephirot, l'Albero della Cabala, e la cripta sottostante con annessa sorgente, vi paleseranno le chiavi nascoste di Sophia.
Nel prezioso pavimento sono narrati i principali episodi della predicazione cristiana sulle origini del mondo, sul combattimento fra il Bene e il Male, le virtù e i vizi che segnano la condizione umana e il suo esito ultraterreno. L'immagine centrale attorno a cui ruota l'opera è un maestoso albero. Questo simbolo, inusuale per dimensioni e centralità nell'opera, rappresenta l'Albero della Vita.
Due tronchi minori percorrono le navate laterali e fra gli spazi vegetali potrete incontrare varie storie narrate nella Bibbia, come la cacciata di Adamo ed Eva dall'Eden, la costruzione dell'Arca di Noè, la storia di Caino e Abele, la Torre di Babele, la storia del Re Salomone e della Regina di Saba.

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Una serie di cerchi rappresentano i 12 mesi dell'anno e i 12 segni zodiacali. Altrove è evocata la vita nell'aldilà, l'Inferno e il Paradiso. Compaiono 'a sorpresa' protagonisti di leggende medievali, come Re Artù e Alessandro Magno e personaggi dei miti pagani, come Sansone, Diana e Atlante, oltre a un intero bestiario medievale ricco di significati esoterici simbolici. Questi e altri personaggi danno luogo a una chiave cabalistica e gnostica.

Nella Chiesa è facilmente percepibile la frequenza ciclica di morte e rinascita.
All'Albero della vita si contrappone il santuario centrale, ricolmo dei teschi dei martiri.
Proprio come nel sentiero alchemico, per rinascere a se stessi, a nuova vita, e scoprirsi come scintille divine, come esseri solari, è necessario prima morire nella parte egoica di noi, riconoscendo una ad una le 7 facce dell'ego ed eliminandole, trasformando i vizi in virtù.

Risalendo le strade di Puglia, seguendo i segni lasciati dal Cappellaio Matto, arriverete a Galugnano, il cui santo protettore è S. Michele Arcangelo. Qui incontrerete una piccola chiesetta, chiamata Madonna della Neve, dedicata alla Madre, dove negli affreschi troverete prova del sentiero.

La Via Regina, Articolo speciale Ergane
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La chiesa è in perfetta triangolazione con un Menhir, rappresentazione simbolica del principio maschile, e una antica pajara, che nella chiave di volta nasconde il simbolo del Fiore della Vita e, nel suo sottosuolo, cela una necropoli e una sorgente. Un punto cruciale, un nado energetico, di confluenza tra maschile e femminile, tra la Madre e il Padre.

Il viaggio prosegue alle volte di Galatina, dove nella Chiesa di Santa Caterina, troverete dipinti i passaggi dell'opera alchemica, accompagnati dagli Arcani dei Tarocchi, che altro non indicano e riconfermano il sentiero iniziatico. Anche qui nel sottosuolo nasce una sorgente, di cui si può trovare prova negli stessi affreschi.
Continuerete questo fantastico viaggio, attraversando Lecce, dove scoprirete la sorgente di Iside, nascosta in un antico palazzo del '400, Palazzo Vernazza, ubicato in piazza G. Pellegrino, per poi continuare il vostro cammino fino a Manduria, dove in via del Mandorlo d'oro, scoprirete la meraviglia del Fonte Pliniano, in cui vedrete affluire la sorgente sotterranea che attraversa tutti i luoghi fin ora visitati, come unica via che sgorga nelle viscere di Madre Terra.

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Un luogo prezioso, colmo di incisioni e simboli, che segna un nado principe della matrice.
Citato dai racconti di Plinio il Vecchio, nel Fonte troverete traccie evidenti del passaggio dei Cavalieri Templari. Seguendole arriverete pochi metri più avanti, nella cripta di S. Pietro Mandurino, dove troverete la rappresentazione di Lei, Maria Maddalena, qui vi sarà chiaro ed evidente il filo conduttore con S. Maria Egiziaca o Iside e il collegamento con le Sephirot e l'Albero della vita.

Carichi di meraviglia e di incredibile energia, arriverete a Ceglie Messapica, entrerete nelle viscere della terra, nella Cripta di San Michele Arcangelo, dove un'altra fonte battesimale vi attende, in cui scoprirete un piccolo altare e dipinti sul muro, ad una profondità di circa 33 metri, segnati da 33 gradini, le figure San Michele Arcangelo, della Madonna Orante o Maddalena, e di Gesù, che in alchimia rappresentano il Mercurio, lo Zolfo e il Sale.

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L'unione del maschile e femminile che genera l'Androgino, l'Essere Spirituale completo, il quale possiede i due elementi in connessione tra loro e che atomicamente porta alla trasformazione delle componenti naturali, contenuti nel nostro stesso sangue.
Dopo aver assaporato l'energia mistica dell'incavo della terra, che ha relazionato i vostri due emisferi, creando un dialogo energetico tra la vostra parte maschile, logica e razionale e la vostra parte femminile, istintiva ed intuitiva, risalirete lungo le vie pugliesi, fino a Castel Del Monte, edificio del XIII secolo, fatto costruire dall'imperatore Federico II, situato su una collina della catena delle Murge.

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Luogo magico per eccellenza, ha una valenza esoterica importante per molti aspetti, primo tra tutti la sua forma ottagonale che rimanda alla potenza del numero 8.
L'8, raffigurato da due cerchi che si susseguono senza sosta uno dopo l'altro, indica la materia e lo spirito che si rincorrono senza sosta, i cicli della vita, il tempo senza fine, l'infinito matematico. Nell'ebraismo il numero 8 corrisponde al nome di Dio, Yhwh.
Secondo la Ghematria, una "scienza" che esamina la lingua ebraica attraverso i numeri, studiando il nome Y-H-W-H emerge che è composto da una "Yod", due "Hei", e una "Vau", che numericamente equivalgono a 10 (Y), 5 (H), 6 (W) e 5 (H). La loro somma dà 26 (2 + 6 = 8).
Le lettere ebraiche hanno anche significato simbolico: Yod = mano divina; Hei = finestra ; Vau = chiodo.
La Mano divina apre la finestra del cosmo e impianta il suo chiodo.
Questo passo equivale ad una metafora che troviamo nella "Genesi", in cui si nasconde il significato legato al mulino cosmico, che altro non è che l'entrata e l' uscita delle anime dalla materia, in un incessante ed eterno movimento di morte e rinascita, che esprime il principio della reincarnazione.

Entrando in Castel Del Monte noterete il ripetersi del numero 8 in ogni dettaglio che compone la struttura.
La pianta è ottagonale, 8 torri stanno ai vertici del cortile, 8 sono le stanze interne, così come 8 sono i quadrifogli sulla cornice sinistra del portale d'ingresso e altri 8 su quella inferiore. 8 foglie sui capitelli delle colonne nelle stanze, 8 foglie sulla chiave di volta, 8 foglie di vite sulla chiave di volta della prima sala del piano terra, 8 foglie di girasole sulla chiave di volta di un'altra sala, 8 foglie e 8 petali su quella della quinta sala, 8 foglie di acanto sulla chiave di volta dell'ottava sala, 8 foglie di fico sulla chiave di volta dell'ottava sala al piano superiore.
L'intera costruzione, intrisa di simboli astrologici, è orientata in modo da sfruttare la posizione del sole durante i solstizi e gli equinozi.
L'8 aprile e l'8 ottobre un raggio di sole entra nell'edificio andando a illuminare un bassorilievo che originariamente era scolpito nel muro. A segnare i due solstizi, la presenza di due leoni marmorei sulle colonne antistanti la facciata, rivolti rispettivamente a destra e a sinistra. La forma della costruzione vista da lontano ricorda una corona, la corona della Regina.

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Vi sorprenderà vedere come l'intero paese si sia sviluppato intorno alla Grotta, di cui è sommo patrono l'Arcangelo Michele.
Posta sulla sommità del monte, la singolare Basilica testimonia ben 15 secoli di storia.
Da sempre luogo di pellegrinaggio e preghiera, il Santuario di San Michele è conosciuto per gli eventi prodigiosi avvenuti.
Di forma modesta, esso è ricco di celesti virtù.
La leggenda racconta che sia stato edificato e consacrato per mano diretta dall'Arcangelo il quale, memore della fragilità umana, scese dal cielo per far sì che in quel tempio gli uomini potessero divenire partecipi delle cose divine.
Un luogo di connessione tra il cielo e la terra. Un nado principe in cui la Via Regina e la Via Michelita convergono, palesando lo stesso percorso.

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Arrivati davanti all'ingresso troverete la frase "Terribilis est locus iste" (Eccezionale è questo luogo), frase scolpita in alcuni centri sacri legati alla Madonna Nera, come ad esempio a Rennes le Chateau, sulla facciata della chiesa di Santa Maria Maddalena.
Questa frase trae origine dal sogno di Giacobbe, figlio di Isacco e padre dei 12 capostipiti delle tribù d'Israele.
In Genesi, si narra che egli giunse in una città e qui si riposò ma, mentre dormiva, in sogno gli apparve una scala angelica che dalla terra andava fino al cielo, e udì la voce di Dio. Giacobbe -risvegliatosi- eresse una stele e la consacrò con le parole: "Questo è un luogo incredibile! Questa è la casa di Dio e la Porta dei Cieli". Il luogo si chiamava Beth-El che vuol dire "casa di Dio". La Beth, nell'alfabeto ebraico, è la seconda lettera, che corrisponde alla Papessa, al Sapere esoterico, a Sophia.

Nella grotta della basilica vivrete un'esperienza unica: entrerete in diretto contatto con l'energia dell'Arcangelo Michele, manifestatosi palesemente in questo luogo quattro volte nell'arco dei secoli. La caverna, vibrante di energia, lascia ben percepire l'imponente presenza dell'Arcangelo a cui Dio ha affidato la protezione incondizionata di tutti gli esseri umani che ne richiedano assistenza.
La nostra ultima tappa è una delle porte Sacre del Cielo.

"Io sono l'Arcangelo Michele e sto sempre alla presenza di Dio. La caverna è a me sacra, è una mia scelta; io stesso ne sono il vigile custode. Là dove si spalanca la roccia possono essere perdonati i peccati degli uomini. Quel che sarà qui chiesto nella preghiera sarà esaudito. Va', perciò, sulla montagna e dedica la grotta al culto del Cristo".

Seguendo il Cappellaio Matto, avete percorso la Via Regina, la via Maestra, stabilendo voi stessi una connessione, un ponte fra il Cielo e Terra.
Incontrare questi luoghi significa incontrare la vera Essenza divina, cogliere il recondito significato di se stessi. Dio è in ogni luogo e, se lo vogliamo, segue e In-SeGna ogni nostro passo.

Buon Cammino a tutti

La Papessa

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