Esistono i fantasmi?

Matteo era molto affascinato da quanto si raccontava sul castello di Casarano che, come tutti i castelli che si rispettano, ha i suoi fantasmi.
Per essere più sicuro sul “si dice”, si era recato personalmente sperando di poter visitare quel castello e avere le prove di quello che si racconta.
Si dice che di notte si senta un bambino piangere, ma non è possibile visitarlo, perché quel castello è diventato sede del Comune con tutti i suoi uffici. Questo bambino, a quanto si dice, è rimasto imprigionato dopo che, durante la II guerra mondiale, fu rinchiuso in una stanza da militari tedeschi che si erano accampati lì e lasciato morire.
Ogni notte, pertanto, si sentono strani rumori ed il suo piangere.

Parlare di fantasmi è sempre un rischio perché è facile travalicare il confine tra realtà e fantasia, basta pensare a cosa ne ha fatto il cinema di questo argomento.
Il Salento è ricco di tali storie fantastiche, tramandate per via orale e arricchite dalla fantasia di chi le racconta.
Nei miei ricordi giovanili tornano alla mente racconti di varie comparizioni.
Ero al liceo quando un amico mi raccontò che nel loro paese girava voce di un caso accaduto al fratello di lui.
Mentre una sera tornava con la macchina verso casa, in un tratto di campagna vide una ragazza che faceva l’autostop. Si fermò e la fece salire, quindi la ragazza chiese di essere accompagnata a casa adducendo a pretesto che si era persa.
Dopo averla accompagnata, il ragazzo si accorse che la ragazza aveva dimenticato la sua giacca in macchina.
Il giorno dopo, diligentemente si recò in casa della ragazza e quale non fu la sorpresa della madre che gli aveva aperto, nell’apprendere quel che era accaduto.
La donna per accertarsene, mostrò al ragazzo una foto, ed il ragazzo compiaciuto disse: «Sì, è proprio lei».
La donna gli chiese: «Dove l’hai incontrata?» e quando il ragazzo glielo disse la donna gli rispose che in quel punto sua figlia aveva avuto un brutto incidente e che era morta un anno prima.

E ancora.
Un’amica mi raccontò che nei pressi del cimitero di Castrì, in provincia di Lecce, dove era andata per deporre i fiori sulla tomba della nonna, all’ingresso aveva visto una signora anziana, seduta sui gradini che le sorrideva. Le si era avvicinata per chiederle se aveva bisogno di qualcosa, ma la signora le aveva semplicemente risposto: «Che Dio la benedica!».
Stupita ma contenta era poi entrata nella cappella ed accanto alla tomba della nonna ha visto la foto di quella signora. Incredula tornò indietro per capire se stava avendo le allucinazioni, ma la signora non c’era più.
La ragazza le accese un cero e recitò delle preghiere per quell’anima che forse aveva bisogno di luce.

Anche su internet ci sono vari racconti su queste apparizioni nel Salento.
Si parla di uno strano avvistamento sulla strada Ruffano-Surano, dove un uomo racconta di aver visto transitando con la sua macchina, una donna vestita da sposa dileguarsi nella circostante campagna; un altro uomo racconta di aver forato e di essere stato aiutato da uno sconosciuto, improvvisamente sparito nel nulla subito dopo, salvo poi riconoscerne il volto un centinaio di metri più avanti su una lapide che commemorava un tragico incidente avvenuto lì qualche anno prima.

Questi fatti sono stati oggetto di grande attenzione da parte di studiosi che si sono espressi in positivo e in negativo ma senza arrivare ad una concreta conclusione, perché si tratta di episodi non dimostrabili.
Bisogna lasciare il tutto a chi dice di essere stato protagonista di questi fatti. Credere o non credere dipende dalla sensibilità di ciascuno.

Io personalmente che ho vissuto tante esperienze in merito così da scrivere dei libri, credo che in fase di coscienza alterata, a causa di un forte dispiacere, o dolore, o in stato di coma, quando le difese dell’individuo sono allentate, si apre quel famoso terzo occhio che è la porta che ci conduce verso l’Oltre.