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Numero 5/2017 Antonio Cotardo

Il rientro dalle ferie visto con gli occhi di un giardiniere

"Grazie a Dio, gli uomini non possono ancora volare e sporcare i cieli così come fanno con la terra".
Henry David Thoreau

Il senso del rientro

Il rientro al lavoro, dopo le vacanze estive, viene visto sempre come l’inizio di un nuovo anno e, ricominciare a lavorare dopo una pausa, come ben sappiamo, è sempre difficile e traumatico. Tuttavia, il rientro dalle ferie è uno dei momenti fondamentali di tutto l’anno lavorativo e deve essere affrontato con uno spirito positivo. Basti pensare che settembre viene considerato dagli economisti di tutto il mondo il mese della rinascita e della partenza.

Durante il mese di agosto, che per la maggior parte dei lavoratori significa riposo e relax mentale, il tempo è come se si fermasse, rimanendo in sospeso nell’attesa di un nuovo inizio.

Molti lavoratori il primo giorno dal rientro dalle vacanze scherzano sui social network etichettando settembre peggio del freddissimo gennaio. Può sembrare quasi assurdo ma in realtà è proprio così. Ecco perché molte aziende prendono settembre come il mese della pianificazione, questo perché, nel momento in cui si abbandona il lavoro per poi riprenderlo, si ha la mente fresca e libera, quindi è quasi automatico vedere con occhi nuovi e più critici le attività svolte, inoltre è più facile fare un’analisi attenta e severa di quello che è stato fatto oltre che vedere meglio le cose buone e le cose cattive.

A ogni modo esiste una categoria di lavoratori che ha molta difficoltà a prendere le ferie: il giardiniere.



Un bravo giardiniere può andare in ferie?

Se per tutti gli altri lavoratori il rientro dalle ferie è un momento decisamente molto importante, pensate un po’ cosa significa per un giardiniere abbandonare le cesoie.

Prima di tutto, nel periodo febbraio – novembre, è molto raro che un operatore del verde se ne possa andare in vacanza, (specialmente un imprenditore autonomo). Questo non significa che sia impossibile, a volte succede, ma non certo per un periodo di venti giorni consecutivi. Ai giardinieri sono concessi al massimo dieci giorni, dopo di che la natura comincia a prendere il sopravvento sui giardini e ci vogliono tre settimane per ritornare alla normalità, tralasciando gli affanni.

Tuttavia, un giardiniere che rientra dalle vacanze, ha la possibilità di notare tante sfaccettature del giardino e delle piante che lo circondano che a volte non si notano avendo davanti le piante e i fiori tutti i santi giorni.

Senza ombra di dubbio, per un amante della natura, specie se praticante, è sempre una grande sorpresa trovare cresciuta una piantina che sembrava non volesse crescere mai, oppure trovare i germogli di una semina completamente dimenticata. E poi come al solito quella dannata voglia di modificare tutto per l’ennesima volta, lo spirito di rinnovare e ricominciare, l’impianto di irrigazione da ripristinare, l’erbaccia cresciuta dove non avrebbe dovuto, il ramo secco, la siepe ricresciuta.

Insomma, un giardiniere che si rispetti si sente in colpa a prendere le ferie ma non è poi così raro trovarlo in riva al mare a contemplare l’infinito o a sognare le rose!



Le ferie ansiose del giardiniere

Prima di continuare il discorso sul povero giardiniere, bisogna dire che spesso le persone, dopo aver girato tutto il mondo, si rendono conto che il posto migliore è proprio la loro casa. Lasciatemi aggiungere però, in qualità di lavoratore autonomo, che ogni tanto è necessario cambiare aria, giusto per dire: “ho staccato la spina”.

Io qualche volta ho provato ad andare in ferie affidando le piante alla vicina di casa e non sempre sono stato fortunato, anzi vi dirò che spesso ho dovuto litigare per la mancanza delle dovute attenzioni. Queste cose infatti vengono prese sempre con leggerezza, come se anche le piante non fossero degli esseri viventi.

Da un paio d’anni a questa parte però, posso ritenermi fortunato perché ho trovato una persona davvero affidabile: una vecchietta dolcissima che ama le piante e che nel corso dell’anno ho istruito a dovere. Lei segue a regola d'arte le consegne e al mio ritorno raramente trovo dei “morti” e quando le chiedo quanti “euro” gli devo dare mi risponde perentoria: “poi mi regali una rosa!”.

E voi come avete passato le ferie? Un saluto dal giardiniere che quest’anno non andrà in ferie!

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