Spazio X

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Numero 1 Eliseo Politi

Loro sanno

"Lo sviluppo delle nuove tecnologie e l'ipotesi legata ad una misteriosa astronave. Tutto ebbe inizio dopo un incidente accaduto in New Mexico nel 1947?"

Negli ultimi anni la tecnologia ha compiuto una evoluzione notevole. È evidente a tutti come in pochi anni siano cambiati i cellulari, giusto per fare un esempio: si è passati da quelli voluminosi in grado di compiere pochissime funzioni, telefonare o poco più, agli smartphone che quasi tutti usano quotidianamente, dei veri e propri computer, anzi molto più potenti dei computer di alcuni anni fa, che permettono di effettuare moltissime operazioni, dalle foto alla riproduzione video.
Sicuramente esiste una spiegazione razionale o forse diverse. Una tra tutte potrebbe essere dettata da esigenze commerciali, per cui nonostante gli attuali prodotti (computer, cellulari, televisori e quant'altro) fossero frutto di scoperte scientifiche conosciute da tempo per esigenze prettamente economiche, questi oggetti vengono messi in commercio in modo graduale e programmato, in modo da garantire il massimo profitto alle industrie produttrici.
Se, poi, lasciamo la razionalità e diamo libero sfogo alla fantasia e a tutte le possibilità, possiamo esaminare senza pregiudizi le dichiarazioni di Philip J. Corso, generale statunitense in pensione. Nella biografia su Wikipedia troviamo: “Militare di carriera appartenente all'intelligence USA, Corso partecipò alla seconda guerra mondiale e alla guerra di Corea. Nel 1953 fu promosso tenente colonnello ed entrò a far parte del National Security Council sotto Eisenhower per quattro anni (1953–1957). Nel 1961 divenne capo della divisione Tecnologia straniera del Research and Development Department, agli ordini del generale Arthur Trudeau”.
Appare evidente che non fosse uno sprovveduto o un individuo facile preda di allucinazioni o altri disturbi di carattere mentale, ma una persona seria e concreta. Nonostante questo le sue dichiarazioni lasciano perplessi, soprattutto quando afferma di essere testimone del materiale rinvenuto a Roswell, New Mexico, nel 1947, dopo uno strano e controverso incidente. La vicenda è nota, ormai, a tutti, anche se le versioni sono contrastanti dalla versione ufficiale, o una delle tante rilasciate nel corso degli anni a quella più fantasiosa che parla di un possibile schianto al suolo di una navicella di origine sconosciuta. Corso ha sempre sostenuto nel corso degli anni questa seconda ipotesi, non solo come testimone diretto del ritrovamento con ampie descrizioni del materiale recuperato.
Nel 1997 pubblico un libro dal titolo Il giorno dopo Roswell (in inglese: The Day After Roswell), scritto in collaborazione con l'ufologo William J. Birnes in cui afferma di aver partecipato ad un progetto di retro-ingegneria, i resti della astronave aliena sarebbero serviti per apprendere nuove tecnologie le cui ricadute pratiche sarebbe oggi sotto gli occhi di tutti.
Queste scoperte avrebbero portato agli odierni microcircuiti integrati, fibre ottiche, laser, fibre super-tenaci, la ricaduta della tecnologia extraterrestre di Roswell nei colossi dell'industria statunitense. Se così fosse, e non credo di esagerare, quell'avvenimento avrebbe cambiato la storia dell'umanità.
Philip Corso nel suo libro, testualmente afferma: «Dopo Roswell, utilizzammo tutte le nostre conoscenze scientifiche nel tentativo di costruire un disco volante come fosse un'innovazione di un prodotto preesistente, l'aeroplano; intendevamo realizzare, cioè, un'astronave terrestre. Ma non avevamo capito che la tecnologia di partenza non era la nostra; si trattava invece di una “Nuova Scienza”, inesistente prima, sviluppata dal nulla e che mi trovai davanti nel 1961. Di conseguenza, il nostro approccio fu errato. Avevamo ricevuto dallo spazio un oggetto radicalmente diverso dalle nostre tecnologie esistenti - un fatto di cui il mondo non è mai venuto a conoscenza - e purtroppo non siamo stati intelligenti, non siamo andati oltre l'innovazione di un 'nostro prodotto' ed abbiamo speso migliaia di miliardi di dollari inutilmente, caparbiamente riutilizzando le nostre vecchie attrezzature. Una scoperta che anche i tedeschi avevano fatto, prima di essere sconfitti dagli Americani ed i Foo Fighters sono un esempio lampante dell'utilizzazione di tecnologie extraterrestri».
Una tesi a dir poco intrigante anche se non ha fatto cambiare idea agli scettici. Il fenomeno ufologico è a dir poco complesso e nonostante i numerosi episodi, foto, testimonianze e quant'altro, non si è ancora giunti ad una conclusione certa. Le posizioni tra coloro che credo ad una possibile origine aliena del fenomeno e chi riduce il tutto ad una spiegazione logica e razionale sono distanti esattamente come lo erano nel 1947 quando tutto, almeno con le caratteristiche attuali, ebbe inizio.
Queste sono sicuramente le posizioni più estreme e, sicuramente, esistono tutta una serie di posizioni intermedie rispetto al fenomeno e altre ancora chiavi di lettura, tutte legate al bagaglio culturale dei ricercatori.
Persino io, dopo anni di studi e di ricerche, sono arrivato ad una ipotesi che si differenzia da quelle principali. Partiamo, però, da un dato di fatto: negli ultimi anni la tecnologia umana si è sviluppata come non era successo nel corso dei secoli precedenti. Altro particolare è dato dal fatto che non in tutti i settori si è sviluppata in modo omogeneo, come se non fosse il frutto di scoperte scientifiche umane ma il risultato di un contatto con civiltà tecnologicamente più sviluppate.
Questa conferma la tesi di complottisti secondo cui ci sarebbe conoscenze che cambierebbero il corso della storia umana, dalla free energy al volo interplanetario, ma sono tenute segrete dai governi del pianeta e rivelate in modo graduale in base ad interessi economici. Sull'origine di tutto ciò si possono fare sono delle ipotesi, tutte fantasiose, una civiltà proveniente da un altro pianeta, un'altra dimensione o da un altro tempo?

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