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Numero 4 Massimiliano Angeli, Isabella Rainieri

Reiki, mente e corpo

Il riequilibrio energetico secondo un'antica “disciplina” giapponese

Quello che tutti conoscono come una pratica più o meno indeterminata, e che genericamente chiamano Reiki, in realtà è una disciplina giapponese ben definita, fondata dal Maestro Mikao Usui nel maggio del 1922.
Il suo nome corretto è "Usui Reiki Ryoho", che in giapponese significa “la terapia Reiki di Usui”, in quanto, alla fine dell’800, in Giappone, erano presenti innumerevoli metodi che avevano come obiettivo il riequilibrio energetico delle persone. Da sempre, la disciplina dell’Usui Reiki Ryoho, viene insegnata esclusivamente all'interno della scuola (Gakkai) fondata dal Maestro Usui nel 1922, ad essa nessuno può accedere, se non su invito diretto di un suo membro; quindi nessuno di noi, e dico nessuno, conosce e pratica la disciplina originale insegnata nella scuola, poiché chi vi accede assume un impegno solenne a non divulgare gli insegnamenti ricevuti (impegno comune a moltissime scuole delle più diverse discipline giapponesi, come le arti marziali o benefiche).

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Tuttavia è accaduto che alcuni Maestri formati dal Sensei Usui, o usciti dalla Gakkai, abbiano a loro volta fondato delle scuole, nelle quali hanno insegnato i loro stili mediati direttamente dalla disciplina originale: il più illustre è il Maestro Hayashi, che ha formato sia la Maestra Takata (fondatrice del metodo Shiki), sia la Maestra Yamaguchi (fondatrice del metodo Jikiden). La Maestra Koyama (6° presidentessa della “Usui Reiki Ryoho Gakkai”) ha istruito invece il Maestro Doi (fondatore a sua volta del metodo Gendai).
Ricapitolando, oggi nel mondo vi sono tre stili: 1) Usui Shiki Reiki Ryoho (Maestra Hawajo Takata) stile Occidentale. 2) Jikiden Reiki Kenkyukai (Maestra Chiyoko Yamaguchi) stile Orientale. 3) Gendai Reiki Ho (Maestro Hiroshi Doi) stile Orientale. Volendo essere rigorosi vi è un 4° stile fondato dal Maestro Hyakuten Inamoto, il Komyo Reiki Kai, che ha tratto ispirazione sia dallo stile Gendai del Maestro Doi che dallo stile Jikiden della Maestra Yamaguchi e quindi di può tranquillamente essere annoverato nello stile Orientale.
Ora la domanda è più che immediata: ma cosa è esattamente questo Reiki? L’Usui Reiki Ryoho è la disciplina giapponese che evolve all’equilibrio il Sistema Mentecorpo tramite la risonanza con il Ki Universale.
Da questa definizione emergono alcuni termini che sono i capisaldi della disciplina stessa e, una volta approfonditi, rendono evidente la natura dell’Usui Reiki Ryoho e la sua funzione. Rileggendo la definizione, prendiamo in considerazione il termine “disciplina”: esso definisce chiaramente la natura stessa del Reiki non come “atto magico”, ma piuttosto come un complesso organico di regole, principi, tecniche e criteri in base ai quali si svolge l’attività teorica e pratica, basati sulla cultura giapponese (non su quella indiana, sciamanica o chissà quali altre) e che l’operatore studia e applica per il proprio accrescimento tecnico e morale Tutto ciò che è in natura, l’Universo stesso, si basa sul raggiungimento ed il mantenimento dell’equilibrio ed è proprio “l’equilibrio” vitale il motivo principale per cui tutti noi studiamo e pratichiamo la disciplina. Compiamo innumerevoli attività che ci inducono ad un’interazione con l’esterno; esse comportano stimoli che modificano continuamente il nostro equilibrio. Volendo dare una definizione non rigorosa, ma esplicativa, ogni soggetto vivente è un sistema energetico aperto e delimitato, all’interno del quale differenti concentrazioni di energia creano un equilibrio dinamico.
Questo tipo di equilibrio (dinamico) consiste nella tendenza a trovare il miglior utilizzo possibile delle energie con i minori cambiamenti realizzabili; in pratica, una situazione in cui nessun elemento prevale sugli altri, e in cui si mantiene una distribuzione equa e proporzionale delle energie fra le differenti parti. In definitiva l’armonia non può essere raggiunta soltanto da una parte di noi stessi, ma deve per forza riguardare l’intero “Sistema Mentecorpo”.
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Mente e corpo non sono due mondi distinti, ma sono componenti inscindibili, in continua influenza reciproca, di un tutt'uno.
Il nostro organismo è un Sistema (non una macchina) in Massimiliano Angeli – Shihan Komyo Reiki Kai e Gendai Reiki Ho cui ogni parte parla con tutte le altre contemporaneamente, attraverso un linguaggio comune fatto di molecole chimiche e di energie, in grado di mettere in comunicazione tra di loro tutte le cellule del corpo e queste con l’ambiente esterno.
Considerare noi stessi come un insieme di pezzi a sé stanti che in qualche modo collaborano, non solo non ci permetterà di comprendere le nostre dinamiche interiori, ma devierà senza rimedio la nostra pratica della disciplina rendendo l’applicazione dell’Usui Reiki Ryoho del tutto inefficace. Dobbiamo stimolare e mantenere fluido lo scorrere dell’energia perché è da questo che dipende la comunicazione energetica dell’intero Sistema Mentecorpo. Naturalmente le vibrazioni energetiche interagiscono tra loro attraverso interferenze, termine a cui noi solitamente assegniamo un valore negativo, ma che in realtà definisce solamente l’interazione energetica.
Quando due vibrazioni si uniscono sommandosi, ne risulta ciò che in fisica viene definito “interferenza costruttiva”; al contrario, quando le due vibrazioni energetiche si sottraggono l’una all’altra ne deriva un’”interferenza distruttiva”; quando infine, le due vibrazioni sono all’unisono ne consegue la “Risonanza”. Il termine deriva dal latino resonantia, e significa ripercuotere il suono, rispondere al suono.
Questo ripercuotersi delle vibrazioni fa sì che durante un trattamento con l’Usui Reiki Ryoho si ottenga la massima amplificazione di energia, non di un’energia qualsiasi, ma della Vibrazione per eccellenza, l’Energia Vitale Universale, che in Giappone è conosciuta come “Ki”. Il Ki è l’Energia Vitale Universale, ma dobbiamo subito metterci al riparo da un gigantesco possibile errore di interpretazione.
L’aggettivo “universale” non indica la natura extraterrestre di questa energia, essa viene definita “universale”, invece, in quanto pervade l’universalità di tutto ciò che è presente sul nostro Pianeta. L’Usui Reiki Ryoho non propone soluzioni sconclusionate o fantasiose per intervenire nell’equilibrio del ricevente, ciò che opera è riportare l’energia di chi si è sottoposto al trattamento ad una vibrazione migliore, più assonante, più vicina a quella naturale.
Viene così risintonizzata la vibrazione dell’operatore e del ricevente alla frequenza principale che permea tutte le cose, la più benefica per tutti, il Ki Universale.
Sul concetto di Ki ci sarebbe molto da approfondire e di sicuro esso è presente in tutto l’Universo, ma ciò che gli operatori Reiki fanno, è portare loro stessi in risonanza con il Ki Universale e trasferire questa armonia naturale su chi si sta sottoponendo al trattamento.
Lo scopo di questa bellissima disciplina quindi, è il raggiungimento dell’equilibrio nel nostro Sistema Mentecorpo per godere di un’esistenza appagante, in sintonia con noi stessi e con tutto ciò che ci circonda. Tutto qui, esattamente come ogni cosa naturale, l’Usui Reiki Ryoho è maestoso nella sua semplicità.

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