Ambiente

Ergane - Pet-therapy, l'amore degli animali
Numero 2 Rosanna Toraldo

Pet-therapy, l'amore degli animali

I nostri amici a quattro zampe ovvero le "altre" anime compagne.
La scelta del volontariato animalista

In quel tempo, il Signore Dio plasmò dal suolo ogni sorta di bestie selvatiche e tutti gli uccelli del cielo, e li condusse all'uomo, per vedere come li avrebbe chiamati: in qualunque modo l'uomo avesse chiamato ognuno degli esseri viventi, quello doveva essere il suo nome. Così l'uomo impose nomi a tutto il bestiame, a tutti gli uccelli del cielo e a tutte le bestie selvatiche.
Parola di Dio. Dal libro della Genesi

Sono cresciuta in casa con gli animali. Mia nonna allevava galline e conigli, noi canarini, gatti e cani. Con certezza posso dirvi che i miei pensieri più bui, tormentati o gioiosi come quelli rivolti al primo amore sono stati consegnati e mantenuti segreti dall'anima, la compagna di quel periodo. Ho sempre amato i nostri amici pelosetti da quando la mia mente ricorda. E non solo quelli domestici. A 13 anni nutrivo di nascosto dai miei genitori una lucertola che chiamai Clotilde, in seguito ebbi in dono da un mio cuginetto un pesciolino di fiume che chiamai Leonardo. Lei riconosceva la mia voce e quando la chiamavo spuntava da dietro la grande finestra. Mio padre invece aveva una grande voliera ed allevava canarini e cardellini ed io avevo imparato da lui a liberare dal guscio i piccoli. Conoscevano l'ora in cui il nostro comune genitore tornava dal lavoro e felici cantavano insieme quando sentivano i suoi passi e poi le chiavi che entravano nella toppa della porta.

Insegnai con gioia (avevo 15 anni) ad un canarino cieco a girare per casa infondendogli coraggio. Ma il mio vivere quotidiano era strettamente legato ad una siamese, Susi, che aiutai nel suo primo parto, ed ad una "pestifera" gatta di nome Cicci. Allora frequentavo l'Università e mi attardavo spesso sui libri a preparare gli esami, Susi si sdraiava sulla scrivania a dormicchiare, Cicci invece mi scaldava le ginocchia infreddolite.

Anche oggi a distanza di 40 anni ho un'anziana siamese con lo stesso nome che vive con noi da ormai 16 anni insieme ad altri 4 gatti ed una cagnetta, reduce da un abbandono. Non posso immaginare la mia vita senza la loro compagnia, i loro giochi o le loro fusa. E non comprendo come tanti umani possano usarli come cavie, strumenti sessuali, o per giochi perversi. Tutto arriva da un cattivo insegnamento familiare nei bambini seguito da irrispettosi comportamenti dei figli adolescenti annoiati da sempre più ricchi giocattoli.

Un anno fa ho seguito un seminario informativo organizzato da un'Associazione Animalista di Lecce, in cui un'esperta ricercatrice ci ha informati che molti serial killer avevano cominciato ad uccidere dapprima usando gli animali. Studi che arrivano dall'America. La ricercatrice ha sottolineato che la maggior parte dei killer seriali da piccoli torturavano animali di ogni specie e non venivano fermati dai genitori. Certo è che se gli stessi avessero fatto fare al proprio figlio un percorso terapeutico molte vittime oggi sarebbero in vita.

Gli animali sono esseri che condividono con noi questa meravigliosa Terra, ci vivono da prima di noi e sono spesso autori di grandi salvataggi o di piccole storie d'amore. Ci aiutano nei nostri percorsi di guarigione psico-fisica. Mi riferisco alla Pet Therapy, percorso terapeutico in cui l'animale, cane, cavallo, eccetera, diviene co-terapeuta insieme all'umano sostenendo il paziente. Naturalmente questo tipo di terapia si effettua insieme agli psicologi e ad altre figure professionali (pedagoghi, operatori sociali e conduttori cinofili specializzati) sostenuta da associazioni di settore che aiutano soggetti autistici, diversamente abili, malati oncologici o geriatrici che sono al termine della loro via umana, ma anche bimbi che hanno subito shock o in fase di separazione dei due genitori. Viene chiamata terapia assistita con l'ausilio degli animali (TAA). Gli operatori per le TAA si avvalgono dell'ausilio anche conigli e tartarughe. Anche i pappagalli sono allevati e cresciuti similari all'uomo, cioè svezzati a 20 giorni e accuditi dall'uomo per far si che siano quanto più possibile in relazione con i loro genitori/istruttori umani.

La scelta dell'animale da parte degli operatori TAA avviene in maniera graduale: si inizia in generale con i conigli che vengono accettati subito dai bambini i quali, in genere, non ne hanno paura. Successivamente vengono impiegati pappagalli, gatti ed il cane.

I pappagalli vengono utilizzati perché, parlando a modo loro, stimolano il paziente a rispondere; generalmente i bambini sono i più sensibili a questo tipo di sollecitazioni. Può avvenire anche il contrario: ad esempio, il bambino viene stimolato proprio per far parlare il pappagallo (vedi sito Polizia di Stato ). Possiamo immaginare come rispondono alle cure le persone di ogni età sottoposte. L'animale dona amore incondizionatamente e molte sono le guarigioni avute in anziani depressi. La TAA ha una buona diffusione in Italia, ottima all'Estero tanto da essere diffusa anche negli ospedali, ma si attende il decreto legge del Ministero della Sanità che disciplini e riconosca questa attività e i corsi professionali affinché si possa cominciare ad operare seriamente, così da far nascere strutture adeguate e professionali dove i cittadini possono rivolgersi con serenità. Meno conosciuta è l'onoterapia che si effettua con l'ausilio degli asinelli.

Anni fa io stessa ho potuto usufruire della pet therapy grazie al mio piccolo cane Puc, arrivato in casa in seguito alla mia separazione e posso garantirvi che il suo aiuto su me ed i miei figli è stato quasi miracoloso. Non potremo mai dimenticarlo, come non possiamo dimenticare il nostro Spike volato oltre il ponte quasi un mese fa, lasciando un grande vuoto nella nostra vita ed in quella dei suoi amici con cui viveva. Anche lui centenario secondo la nostra veterinaria, facendo i conti con gli anni umani. La medicina che l'aveva tenuto in vita si chiamava amore. Oggi starà correndo felice insieme a Puc tra i verdi prati celesti.

Gli animali che si sono susseguiti nella mia vita mi hanno fatto intraprendere quello che oggi svolgo nel mio tempo libero, ossia il volontariato animalista. Per scelta sono vegetariana, così come per scelta non acquisto nulla che venga da prodotti animali, in questo meraviglioso clima salentino non ne abbiamo bisogno di pellicce o simili. Anche se sono iscritta a varie associazioni di categoria, la prima tra tutte da 30 anni Wwf e lotta contro la vivisezione, preferisco percorrere strade desolate, sola o in compagnia di altre persone come me attiviste silenziose di un mondo ricco di randagi ed abbandoni cercando di sostenerci quanto e come possiamo, visto che le istituzioni sostengono chi già ha.

Tra le tante persone che un giorno ha attirato la mia attenzione è stata una signora anziana che, da più di 10 anni, onora la morte del figlio portando da mangiare alla colonia felina che vive nel cimitero di Lecce. Un giorno sentii di fermarmi e lei mi raccontò la sua storia, fatta di paura per la gente che la minacciava per il suo volontariato, di sentirsi sola e non sostenuta. Ma nei suoi occhi c'era tanto amore quando raccontava di conoscere ogni gatto, il carattere di ognuno di loro, di aspettare finché tutti avessero mangiato. Prima di andarmene aprì il borsellino e le diedi qualcosa. Lei mi rispose prendendomi le mani: "Grazie non per me, ma per loro, grazie di cuore". Poi per non sentirsi in debito aprì lei la borsa prese una figurina di Padre Pio e me la donò benedicendomi.

Posso garantirvi che l'amore di questi esseri è impagabile, loro amano non aspettandosi nulla in cambio: ci sono vicini, ci accompagnano nei funerali o rimangono li sulla nostra tomba ad aspettarci. Quale compagno migliore e sempre presente per un non vedente può essere se non un cane? E quanti cani anti-droga hanno aiutato carabinieri e polizia nelle indagini?. Ma noi umani siamo altrettanto all'altezza di ricambiare questo amore infinito? Non è certo con una scodella di pappa; a volte basta una carezza e una presa di zampa. Facciamo parte del Tutto ed il più bel dono che Dio ha potuto fare all'essere umano è stato proprio l'altra anima compagna ossia l'animale che ci segue nella vita. S. Antonio Abate ne è il protettore, si festeggia il 17 gennaio, si accendono i falò per purificare e, secondo la leggenda, pare che in quel giorno Dio ha dato agli animali la facoltà di parlare. E se lo facessero, credo che ogni umano avrebbe finalmente l'opportunità, almeno spero, di vergognarsi e chiedere scusa di ciò che ha fatto e continua a fare.

Ergane, La natura intorno a noi
Ergane, La natura intorno a noi

Intanto io termino questo mio volare tra un ricordo e l'altro con il Cantico dei Cantici onorando chi lo scrisse con amore lodando il cielo, la terra e tutte le sue creature:

Altissimu, onnipotente bon Signore,
Tue so' le laude, la gloria e l'honore et onne benedictione.

Ad Te solo, Altissimo, se konfano,
et nullu homo ène dignu te mentovare.
Ad Te solo, Altissimo, se konfano,
et nullu homo ène dignu te mentovare.

Laudato sie, mi' Signore cum tucte le Tue creature,
spetialmente messor lo frate Sole,
lo qual è iorno, et allumini noi per lui.
Et ellu è bellu e radiante cum grande splendore:
de Te, Altissimo, porta significatione.

Laudato si', mi Signore, per sora Luna e le stelle:
in celu l'ài formate clarite et pretiose et belle.

Laudato si', mi' Signore, per frate Vento
et per aere et nubilo et sereno et onne tempo,
per lo quale, a le Tue creature dài sustentamento.

Laudato si', mi Signore, per sor'Acqua.
la quale è multo utile et humile et pretiosa et casta.

Laudato si', mi Signore, per frate Focu,
per lo quale ennallumini la nocte:
ed ello è bello et iocundo et robustoso et forte.

Laudato si', mi Signore, per sora nostra matre Terra,
la quale ne sustenta et governa,
et produce diversi fructi con coloriti fior et herba.

Laudato si', mi Signore, per quelli che perdonano per lo Tuo amore
et sostengono infrmitate et tribulatione.

Beati quelli ke 'l sosterranno in pace,
ka da Te, Altissimo, sirano incoronati.

Laudato s' mi Signore, per sora nostra Morte corporale,
da la quale nullu homo vivente pò skappare:
guai a quelli ke morrano ne le peccata mortali;
beati quelli ke trovarà ne le Tue sanctissime voluntati,
ka la morte secunda no 'l farrà male.

Laudate et benedicete mi Signore et rengratiate
e serviateli cum grande humilitate.
S. Francesco

Buona vita

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