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Numero 2 Eliseo Politi

Andrea Pazienza, un mito a fumetti

A 28 anni dalla sua morte, il celebre "Paz" è stato ricordato in questi giorni con numerose iniziative. Artista poliedrico dalle grandi capacità grazie ad uno stile graffiante e inconfondibile.

In Italia non si sono venduti mai molti giornali, anche nell'epoca pre-digitale, prima della diffusione di cellulari e smartphone, ed in generale di internet, si leggeva poco. Molto meno di altre nazioni come Inghilterra, Francia o Germania. Nel nostro Paese la vendita di quotidiani, settimanali e periodici ricalcava l'andamento generale, più al Nord e nelle grandi città, meno al Sud e nei piccoli paesi.
In periodo di crisi, poi, le vendite sono diminuite ulteriormente. Tra i negozi al dettaglio che chiudono, le edicole sono particolarmente colpite dal fenomeno o comunque diminuiscono lo spazio dedicato alle riviste.
Sono una persona abbastanza curiosa e, quando mi capita di entrare in un’edicola, guardo con attenzione la sezione dedicata al pubblico più giovane: se il numero di quotidiani e settimanali è diminuito drasticamente, quello dedicato ai fumetti sta quasi scomparendo.
Non ho dati precisi né sono un esperto di economia, ma mi domando se i bambini e le bambine, per non parlare degli adolescenti, leggono ancora i fumetti. Non lo so, ma credo proprio di no, se dalla più tenera età non li vedi altro che armeggiare con smartphone e cellulari!
Io appartengo ad un'altra generazione, se non ad un'altra epoca, mi emoziono sfogliando un libro, sentendo le pagine sotto le mani. E nonostante non sia più un ragazzino, sono un appassionato di fumetti, mi piace immergermi nella lettura di un albo colorato e vagare con la fantasia: su di un pianeta lontano o in uno scontro tra super-eroi.
Sabato scorso non ho resistito alla presentazione di una piccola mostra del fumetto dedicata ad Andrea Pazienza, allestita nel suggestivo palazzo Baronale a Novoli.
Nella cittadina, a pochi chilometri da Lecce, un gruppo di appassionati del fumetto, organizzati nell'associazione “Merlo Rosso” ha organizzato il primo di una serie di incontri, che si prevedono con cadenza annuale, dedicato alle storie illustrate.
In Italia, il fumetto è ancora considerato un genere minore, nonostante negli anni settanta intellettuali come Oreste del Buono e Umberto Eco si siano occupati a vario titolo del fenomeno. Ultimamente ci sono stati dei tentativi per rivalutare questo genere grafico ed artistico, tant'è che al prestigioso premio Strega si è qualificato, tra i finalisti, il noto disegnatore Zero Calcare, pseudonimo di Michele Rech. (Fonte: Wikipedia il 28 mag 2016 alle 00:21)
L’iniziativa novolese, dal titolo sugestivo "Novoli & nuvole" va in questa direzione ed io, personalmente, spero che sia seguita da altre analoghe.
Andrea Pazienza, giusto quest'anno avrebbe compiuto sessant'anni e, nonostante siano passati 28 anni dalla sua morte, il suo ricordo è ancora vivo e la sua produzione artistica è stata ricordata in numerose iniziative. Tra le tante, il gruppo editoriale Espesso-Repubblica in questi giorni sta distribuendo in edicola una ristampa delle sue opere.
È difficile riassumere in poche righe la carriera artistica di Andrea Pazienza, conosciuto anche come Paz, tant'è che Antonello Vigliaroli curatore di “SPLASH! Archivio Andrea Pazienza”, presso il MAT – Museo dell’Alto Tavoliere (piazza S. Francesco, 48 San Severo) ha affermato sabato a Novoli, mentre descriveva la vita e le opere, che avrebbe potuto parlare ininterrottamente per tre ore, ma anche di più, senza fermarsi.
Non ho avuto la fortuna di conoscerlo personalmente ma, essendo stato un suo lettore, ne ho un ricordo vivo. La figura di Pazienza e dei suoi personaggi è strettamente legata al periodo storico a cavallo tra gli anni Settanta e gli anni Ottanta, periodo che se da un lato fu caratterizzato da un forte desiderio di cambiamento, dall'altro portò ad uno scontro violento che coinvolse l'Italia.
Un'intera generazione che, se può essere descritta come nel film di Marco Tullio Giordana “La meglio gioventù”, ebbe le sue vittime o in carcere o travolte dalla droga.
Paz collaborò nella sua carriera con numerose riviste, tra cui, la più nota è sicuramente “il Male”, rivista satirica, talmente dissacratoria e provocatoria che diversi numeri furono sequestrati per vilipendio alla religione o alle cariche delle Stato. Non a caso diversi autori della rivista francese Charlie Hebdo, collaborarono con il settimanale italiano. Non dobbiamo però dimenticare che Paz preferiva la satira di costume a quella politica anche se, considerato il periodo, era quasi impossibile non occuparsi anche della seconda.
Nel 1980 Andrea Pazienza fondò insieme ad altri la rivista “Frigidaire” (Fonte: Wikipedia) , molto nota in quegli anni, ma era un personaggio poliedrico, tanto che curò manifesti cinematografici, copertine di dischi, video clip e persino campagne pubblicitarie.
La sua fu una vita breve ma intensa, segnata dal consumo di droga, il suo stile graffiante e inconfondibile.
Nell'anniversario della sua nascita è difficile immaginarselo a 60 anni, numerosi artisti, noti e meno noti, hanno voluto dedicargli una tavola.
Non posso che concludere le mie riflessioni su Andrea Pazienza con la celebre frase tratta dal film del 1982 “Blade Runner” con Harrison Ford, regia di Ridley Scott: “La luce che arde col doppio dello splendore, brucia in metà tempo… E tu hai sempre bruciato la tua candela da (tutte) due le parti".

Ergane, immagine cultura
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