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Numero 2 Eliseo Politi

Bufale, corsi e ricorsi storici

Notizie false continuano a circolare tornando a galla di tanto in tanto. E con l'avvento di internet è diventato sempre più difficile navigare nel mare magnum dell'informazione. Ma ora, a mo' di bussola, spuntano siti per mettere ordine sulle news

Secondo il Vocabolario della Crusca il termine “bufala”, deriva dall'espressione “menare per il naso come una bufala”, con il riferimento all'animale, nella più recente Wikipedia (del 26 mar 2016 alle 12:43) esiste una voce, dove, oltre al significato della parole, è presente un breve elenco di falsi storici.
Non è difficile con un linguaggio più rigoroso definire la “bufala” come un vero e proprio “falso storico”, di solito riferito in avvenimenti mai accaduti o anche libri od oggetti creati dalla fantasia dell'autore che, per una serie di coincidenze, sono ritenuti veri tanto da meritarsi un posto nella cronaca se non addirittura nella storia. Sono talmente inverosimili, che anche dopo numerosi anni o addirittura secoli c'è chi spesso, ma non sempre, in buona fede ne sostiene l'autenticità.
Il caso più clamoroso che vale la pena citare è quello dei Protocolli dei Savi di Sion (fonte Wikipedia del 26 mar 2016 alle 20:11): gli autori sono tutt'ora sconosciuti. Il libretto fu fatto circolare dalla polizia zarista verso l'inizio del Ventesimo secolo con chiari fini antisemiti. Nel testo si descriveva un complotto organizzato da massoneria ed ebrei per conquistare il mondo. La cosa che può sembrare assurda è che a distanza di oltre un secolo viene fatto circolare come autentico, soprattutto dagli ambienti dell'estrema destra ed in alcuni settori radicali del mondo islamico.
Le bufale sono sempre esistite, anche quando ancora le notizie circolavano soltanto con i media tradizionali, radio, televisione e giornali. Se da un lato i giornalisti filtravano le notizie e controllavo fatti e testimoni, dall'altro era più difficile verificare in tempo reale l'attendibilità di questi ultimi. Poteva sempre succedere che il giornalista di turno accreditasse come vere delle notizie frutto della fantasia, ma erano casi isolati e in ogni caso aveva diffusione, quasi sempre, limitata.
Con la diffusione di Internet se é più facile accedere alle fonti di notizie provenienti da tutto il mondo, è altrettanto vero che troppi giornalisti improvvisati possono diffondere informazioni senza nessuna verifica e, peggio ancora, sui social network chi posta i link, a volte, non riesce nemmeno a distinguere i siti attendibili da quelli dichiaratamente satirici.
Negli ultimi anni parallelamente alla diffusione delle “bufale”, sono nati su internet alcuni siti con lo scopo di chiarire la vera natura di queste notizie. Uno dei primi e tra i più conosciuti in Italia è Attivissimo.net di Paolo Attivissimo. È bene visitarlo appena riceviamo una e-mail, un sms o un messaggio sospetto, anche quando su facebook troviamo una notizia particolare. Dobbiamo però considerare che nel mirino di Attivissimo e del suo sito finiscono non solo le semplici bufale, ma anche, le notizie di “controinformazione”, troppo spesso, dando spazio ad argomenti spinosi come l'11 settembre o dubitando sulla spedizione americana sulla Luna, si finisce tra le sue pagine.
È scoppiata, negli anni, una guerra tra chi su internet va a caccia di bufale, vere o presunte, e chi, invece si occupa di rivelare le notizie nascoste dai media, fino ad arrivare a denunciare veri e propri complotti. Sono due categorie di persone che difficilmente convivono pacificamente, si accusano reciprocamente di diffondere bufale o di fare disinformazione.
Il termine “bufale” viene spesso usato per indicare notizie un po' particolari che si discostano dalle versioni della “scienza ufficiale” o dalla storia come noi la conosciamo.
Non voglio certo negare che esistano ma a volte ci vorrebbe un po' di umiltà e dichiarare che nonostante le moderne conoscenze scientifiche non siamo in grado interpretare tutti i fenomeni, sempre meglio che ricorre a spiegazioni che come fantasia superano di gran lunga quelle “non ufficiali”.
A volte basta solo occuparsi delle cosiddette “scie chimiche”, di avvistamenti di oggetti non identificati, noti anche come Ufo, o peggio ancora di “signoraggio” per non essere presi nemmeno in considerazione.
Detto questo, come evitare le bufale? Soprattutto se stiamo cercando un'informazione il più possibile completa e non censurata dai media tradizionali? Ammettiamolo le persone che indagano nel settore “mistero”, sanno di avventurarsi in territori, che non è esagerato definire “minati”, sapendo in anticipo che buona parte delle notizie sono sicuramente bufale e le possibilità di verificare sono pochissime.
Da dove partiamo? Innanzitutto controllare sempre la fonte. Ci sono diversi siti che hanno il nome molto simile a quello della versione on-line di quotidiani nazionali, sicuramente più famosi, il Fatto Quotidaino, giusto per fare un esempio, ma non è l'unico, nonostante gli articoli dai contenuti chiaramente assurdi e la dicitura in fondo ad ogni pagina del tipo “Il Fatto Quotidaino non è a tutti gli effetti una testata giornalistica e, come magazine satirico, alcuni articoli contenuti in esso potrebbero non corrispondere alla veridicità dei fatti. ATTENZIONE questo magazine SATIRICO non è in alcun modo riconducibile al "Fatto Quotidiano", gente comune ma anche politici famosi, poco attenti nel soffermarsi sul sito o a leggere gli articoli fino in fondo, cadono nell'equivoco e prendono per notizie delle autentiche bufale che attraverso social network come facebook si diffondono su internet.
Ci sono, sicuramente, siti nati con scopi umoristici o goliardici, ma troppo spesso c'è la malafede di chi crea notizie per incuriosire l'utente medio e aumentare il numero dei visitatori e di conseguenza gli introiti pubblicitari. In alcuni casi, poi, si cercano facili consensi criticando, con delle autentiche bufale, le categorie che meno godono delle simpatie del navigatore medio come i politici o i migranti. Giusto per fare qualche esempio. Non è difficile trovare su internet articoli che mettono in guardia da tutta una serie di siti contenenti solo bufale (vedi: "Chi c'è dietro alle bufale").
Se però vogliamo continuare le nostre ricerche su avvenimenti inspiegabili, nel lontano 1988 in Italia, ispirato ad analoghe associazioni americane, nasce il Cicap, Comitato Italiano per il Controllo delle Affermazioni sul Paranormale(fonte Wikipedia del 25 mag 2016 alle 21:05, che inizialmente si occupava solo di parapsicologia e dei fenomeni ad essa collegati. Nel settembre 2013, con il cambio nome, diventando Comitato Italiano per il Controllo delle Affermazioni sulle Pseudoscienze, sono anche cambiati gli argomenti di cui si occupa.
In entrambi i settori, imbroglioni e truffatori non mancano: troppi individui, privi di scrupoli, approfittano di persone fragili e in difficoltà per estorcere loro denari e qualche volta arrivando a chiedere ingenti somme. Anche la trasmissione "Striscia la notizia", in maniera quasi analoga si occupa di questi argomenti.
Da decine di anni persone, in tutte le parti del mondo osservano e spesso fotografano strani oggetti nel cielo; il fatto che non si sia ancora riusciti a dare una spiegazione univoca ed inconfutabile non può essere una ragione per negare il fenomeno.
Una dell'ipotesi più suggestive sembra essere quella che li indica come astronavi provenienti da una civiltà non terrestre: con una mente aperta si valuta questa insieme ad altre possibilità, con un pensiero chiuso e dogmatico si esclude ciò a priori con la motivazioni che i pianeti del nostro sistema solare sono privi di vita e le altre stelle, anche viaggiando alla velocità della luce, sono troppo lontane per essere raggiunte.
Con ragionamenti simili si liquida come pseudoscienza (fonte: Wikipedia) ogni teoria e metodologia che si discosta da quelle riconosciute nelle principali università del mondo, poco importata se siano il frutto di ricerche innovative o di nuove scoperte, sempre escludendo la truffa, o discipline collaudate e sperimentate da migliaia di anni.
So benissimo di affrontare argomenti spinosi e non ho la volontà né le competenze per farlo. Sono solo un indagatore del mistero molto curioso e sempre pronto a porsi nuovi interrogativi, sperando di ricevere delle risposte.

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