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Numero 2/2017 Antonella Tamiano

Marc Chagall. Un amore che fa volare

L’amore non è amore se non ci si sente avvampare e volteggiare. Sentimento puro, forte, totale. Liberarsi del corpo e far parlare solo l’anima che leggera vola.

Marc Chagall di origine ebraica è stato un artista tra i più grandi del suo periodo. Le sue opere molto vicine al mio pensiero, soprattutto quelle tele che rappresentano “Un amore che fa volare”. Nasce a Liosno, presso Vitebsk nel 1887. Dal 1906 al 1909 studia prima a Vitebsk, quindi all'accademia di Pietroburgo, dove è allievo anche di Léon Bakst. L’anno dopo nel 1910 si trasferisce a Parigi. Qui conosce le nuove correnti del momento, particolarmente il Fauvismo e il Cubismo. Si inserisce negli ambienti artistici d'avanguardia.
L’amore è il protagonista indiscusso di molte delle sue tele. Capace di far lievitare due corpi sfidando la forza di gravità. L’amore raffigurato dal pittore, dove spesse volte si ritrae in compagnia della moglie, sublima il terzo stato dell’amore. Ed è qui che vorrei soffermare l’attenzione. Su un sentimento molto forte e profondo che va ricercato oltre la passione carnale.
Quello che Chagall rappresenta è un amore platonico che passa attraverso il corpo per elevarsi ad altezze incomputabili. Sentimento profondo che possiamo paragonare a quella levitazione che gli stilnovisti, poeti come il Petrarca, letterati come Dante e ancora pittori come Raffaello cercarono e, in alcuni casi, trovarono.
L’amore non è amore se non ci si sente avvampare e volteggiare. Sentimento puro, forte, totale. Liberarsi del corpo e far parlare solo l’anima che leggera vola.
Tra le tele più rappresentative che narrano questo sentimento ne ho voluto prendere in esame tre:
“Il compleanno”, “Sopra la città” e “La passeggiata”.

Ergane, immagine benessere

Il compleanno

Marc e Bella Chagall, l'amore e la felicità fanno parte integrante di quel mondo. Conosciuti a San Pietroburgo, sei anni prima, lui ventitreenne, lei appena quindicenne. La loro è una tenera storia d’amore, si sono rivisti più volte a Vitebsk presso il ponte, dove le viuzze strette e scure del centro della città cedono il posto alla luce delle rive del fiume. Racconta della forza di questo grande amore” Il compleanno”, del 1915, olio su tela conservato al Museum of Modern Art di New York.
È un giorno d’estate, il suo ventottesimo compleanno. In quell'estate del 1915 sta finalmente per sposare la sua Bella e dare un lieto fine alla loro storia d’amore, appena rientrati da Parigi. Ha conosciuto i pittori cubisti, dai quali cui ha acquisito la libertà di scomporre le immagini e di imporre i confini della prospettiva tradizionale. Soprattutto, è entrato in contatto con gli esponenti del movimento dei fauves, Matisse in testa, che gli hanno insegnato a raffigurare le emozioni attraverso il colore. Allo stesso tempo felice e contento di essere rientrato a casa e di riassaporare i colori e gli odori della sua città. La pittura di Chagall ha il profumo degli angeli e la struggente malinconia delle note di un violino. In quell'ambiente può rievocare nei suoi dipinti che hanno il tono di una fiaba la presenza quotidiana dei rabbini, i racconti degli antichi testi sacri, la paura e la miseria di tutti i giorni, ma anche l’allegria sfrenata delle danze, i suoni dei violini e della musica klezmer. Vitebsk (oggi in Bielorussia) per lui, è tutto il suo mondo. In quelle strade, colorate e affollate di gente, con i mercati, le botteghe, le chiese ortodosse e le sinagoghe, può rivivere le tradizioni della sua famiglia, le feste solenni o i rituali antichi della preparazione della Pasqua. Bella lo attende con un mazzo di fiori coloratissimo. I fiori hanno per Chagall importanza e significato particolare. In Russia ce ne sono pochi, ma sono per lui simbolo della felicità, ed ama raccoglierli e portarli a Bella. La bacia sulla bocca in un impossibile angolazione dei volti e dei corpi, a significare che pur di baciarla avrebbe fatto qualsiasi acrobazia. La stanza, dal pavimento rosso, che li contiene ed assurge a spazio intimo e personalissimo, è lieta e festosa ed il pittore si libra nell’aria quasi volteggiando.

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Sopra la città

Una poesia dipinta. Tra sogno e memoria, un momento di magia. La città semplice, bizzarra, dipinta a blocchi di colore, lo steccato di legno e i toni caldi raccontano l'interesse di Chagall per un mondo fiabesco e fantastico. L'opera rammenta un avvicinamento alla corrente cubista soprattutto evoca i paesaggi giovanili di Picasso e nella tonalità cromatica anche dell'interpretazione di Delunay. Ma Chagall, come molti altri che giunsero a Parigi, in quegli anni cruciali di inizio secolo non ha mai aderito del tutto a nessuna corrente. Qui gli amanti si librano sul loro vecchio mondo, volando dalla loro città natale verso una nuova vita. Chagall dispiega tutta la gamma di colori disponibili per raccontare con una simbologia molto complessa immagini dolenti di una realtà persa, ritrovata soltanto nella dimensione del ricordo e del sogno. L'amore come volo, come leggerezza, come felicità assoluta è cantato nelle sue tavole dai colori chiari e caldi. L'amore come espressione intensa dell'anima, come vibrazione di sensazioni uniche che possono essere sentite soltanto dalla coppia distaccata ed estranea al mondo. Quest’opera nell’immediato esprime un fare pittorico che si muove fra l'onirico e l'espressionista,con una forte vena malinconica e narrativa. Quest'ultimo elemento probabilmente è da ricercare alla cultura ebraico-russa cui l'artista era intimamente radicato e che impresse continuamente in molte delle sue opere e questa in particolare è un omaggio alla sua città natale. L'idea di librarsi potrebbe anche leggersi come un'attestazione delle difficoltà che incontrava la popolazione ebraica in quella striscia di terra che sussiste fra la Russia e la Polonia dove l'artista era nato e che fu sottoposta alle peggiori forme di persecuzione fino a quella spaventosa nazista. Il suo stile, a un tempo sofisticato e infantile, mescola sogno e realtà in composizioni piene di colore. pittore di fiabe, di sentimenti, di passione. L'andamento della linea nelle figure e i loro profili sembrano anticipare certe soluzioni del periodo classico di Picasso successivo di qualche anno e non secondariamente quello stile internazionale che si sarebbe affermato sotto il nome di Liberty o Decò.

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La passeggiata

In questa tela la leggerezza diventa tangibile, la libertà diventa visibile nei sorrisi. Come se al mondo esistano solo Chagall e la moglie, follemente innamorati, immersi in una prospettiva che non esiste se non per loro. Dove la donna viene vista come un angelo che attraverso la stretta delle mani fa innalzare anche l’uomo sollevandolo da terra. L’amore che supera la forza di gravità. Sentimento profondo e puro che li fa volteggiare nell’aria, mano nella mano con il suo complementare anche nella resa cromatica. Infatti è rilevante è soprattutto la distribuzione del colore, un verde molto acceso che ci riporta alla terra in contrapposizione delle densità del cielo illustrato con colori tenui. Prendendo in ulteriore esame la resa cromatica si denota la combinazione tra i prato e le vesti della protagonista femminile che oltre a conferire una splendore richiama al sentimento amoroso. L’unione tra i due innamorati ci riporta all’origine nel paradiso terrestre al vincolo amoroso che riflette il mistero trascendente della coincidenza fra principi opposti, che permette di godere della pienezza dell’essere portandolo vicino a Dio. La passione è indicata dall’ebbrezza raffigurata dalla bottiglia del vino e un bicchiere. L’uccellino nelle mani dell’artista, richiama la melodia dell’amore che il matrimonio gli ha fatto ritrovare. la tovaglia da picnic decorata con fiori, ha un colore rosso vivo spicca ancora di più essendo complementare al verde. Sorregge il braccio della sua amata sposa, alla quale il sentimento amoroso ha offerto il dono della levitazione. In definitiva, il dipinto esprime una imponente celebrazione del mistero dell’amore. Alle loro spalle c'è la città Vitebsk, L’opera è impostata sulle forme geometriche, lo stile del dipinto di piani discordanti denota tracce molto evidenti del cubismo. La passeggiata è un dipinto a olio su tela realizzato tra il 1917 ed il 1918 dal pittore Marc Chagall. È conservato nel Museo di Stato Russo di San Pietroburgo.

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