Spazio X

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Numero 2/2017 Loredana Ragosta

L’Eros tra Marte e Venere

Il rapporto Marte-Venere è particolarmente importante

Mentre il Sole, la Luna e l’Ascendente costituiscono la Terna Primaria astrologica. Tutti i Pianeti, tuttavia, hanno una qualche rilevanza nelle questioni di intimità, d’amore, proprio perché tutta la persona è coinvolta nel rapporto. Ci sono, però, due Pianeti, nello specifico, che sono particolarmente importanti in merito al comportamento intimo di una persona: Venere e Marte, che identifichiamo con la Dea dell’Amore e il Dio della Guerra. Sin dall’Antichità gli astrologi tradizionali hanno equiparato Marte alla mascolinità, e Venere alla femminilità.
Venere simboleggia la capacità di formare relazioni, di creare, di attrarre, ma anche ciò verso cui ci sentiamo attratti. Venere è l’Eros, non la mera sessualità, ma appunto un’affinità profonda: la capacità di sentirsi collegati a qualcuno e a qualcosa. Non vi è mai capitato di innamorarvi di un posto, un libro o un dipinto? È l’Eros in azione che vi fa sentire una connessione. Questo vuol dire che Venere sta vibrando, proprio come quando vi innamorate di una persona. Nelle relazioni umane, Venere rappresenta la capacità di sentire il calore, l’affetto, l’amabilità e la capacità di identificarsi profondamente con qualcuno e di fare diventare i suoi bisogni tanto importanti quanto i nostri. È l’aspetto più tenero dell’amore, quello orientato ai sentimenti.
Marte rappresenta la spinta, la determinazione e gli impulsi a proteggere se stessi e a perseguire ciò che desideriamo. L’astrologo Jeffrey Wolf Green afferma che Marte è la nostra natura “desiderante”. Marte nella Carta Natale funziona all’incirca come le ghiandole surrenali nell’organismo: è il meccanismo del “combatti o fuggi”. Se le surrenali sono scariche, ci sentiamo stanchi. Se Marte è scarico, manchiamo di energia, non soltanto nelle relazioni, ma per difenderci e per inseguire ciò che vogliamo. E, naturalmente, Marte è la libido, la nostra sessualità, il calore del sangue. A volte, ci adoperiamo attivamente per stabilire o migliorare una relazione, altre svolgiamo un ruolo più passivo, lasciando all’altra persona l’iniziativa.
Marte indica la nostra modalità di entrare in contatto con la persona che ha attirato la nostra attenzione. Venere rivela come ci rendiamo attraenti e come speriamo di attirare l’attenzione. L’astrologo Stephen Arroyo consiglia di conoscere come si comporta il Segno di Venere nella persona a cui vogliamo piacere. In merito proprio a Venere, tutti noi agiamo secondo il principio che il simile attrae il simile. Qualcuno che incorpora le qualità della nostra Venere ci attrae, e noi mettiamo in mostra le nostre qualità venusiane quando cerchiamo di attrarre gli altri. L’elemento venusiano, per cui qualcuno semplicemente ci piace, è importantissimo, perché una relazione che ci fa crescere, che ha un vero potenziale evolutivo e ci pone la sfida di affrontare il peggio che c’è in noi stessi e ci chiede di guarirlo. Vivere un rapporto amoroso è anche un’esperienza gioiosa, ma colpisce inevitabilmente i nostri punti sensibili e a volte, porta alla luce i nostri lati più oscuri. In tale direzione, affinché una relazione fiorisca, a volte ci dobbiamo confessare le dure verità sugli aspetti più difficili della nostra natura e ciò può presentarsi minaccioso. I nostri naturali riflessi marziali ci servono per difenderci contro gli attacchi percepiti.
Sebbene non sia mai facile ascoltare dolorose verità su noi stessi, è più facile farlo quando a dircele è qualcuno che ci piace, di cui ci fidiamo e che troviamo attraente. Inoltre, se qualcuno si è comportato da stupido, è più facile perdonarlo e andare oltre se quella persona ci piace profondamente e genuinamente. Chiunque evochi una risposta venusiana in noi, possiede in abbondanza proprio quelle qualità che ci attirano di più. Siamo naturalmente aperti verso quella persona. Essa ha il potere di disarmare le nostre difese. E questo, ovviamente, lo possiamo ritrovare sia in storie di “cuori spezzati” che in quelle dove “vissero felici e contenti per tutta la vita”.
Marte è la nostra funzione guerriera. A volte dobbiamo “mandare a quel paese” qualcuno. A volte in una relazione dobbiamo brontolare con il nostro compagno, anche se di solito andiamo d’accordo. Forse, siamo stati attaccati immeritatamente. In realtà, anche se l’amore c’è, ci vuole coraggio sia per affrontare il partner su questioni che vanno elaborate, sia per essere l’oggetto del confronto. E ci vuole anche energia. Non vi è mai successo di evitare una discussione soltanto perché eravate stanchissimi? Alla fine, se volete cambiare, dovete esercitare forza di volontà ed energia per farlo.
La sessualità è una particolare zona di convergenza di corpo, mente e anima. È un punto di attrazione sia per il nostro luminoso spirito antico sia per la nostra parte animalesca. La nostra più profonda consapevolezza, che risiede nell’anima, e la nostra più imbarazzante curiosità, a volte frustrata, ma sempre presente, sono entrambe evidenti nella nostra sessualità. La saggezza più profonda risiede nel vedere il modo in cui questi strumenti caratteriali e comportamentali primitivi possono servire all’intenzione evolutiva dell’anima, il tutto integrate in un’unica realtà.
Sull’Olimpo, Venere-Afrodite è moglie dello zoppo, ovvero Vulcano-Efesto, ma si sente attratta dal bellissimo guerriero Marte-Ares. Lo incontra piacevolmente, e sono privi entrambi di remore moraleggianti, mentre il Sole, che tutto osserva e penetra, li scopre. Con la sua chiarezza e semplicità Venere avverte il marito, il quale, ingegnoso uraniano, ordisce una trappola. Costruisce, infatti, il celebre letto ad incastro nel quale catene invisibili sospese dall’alto incastreranno i due amanti durante il loro amplesso amoroso. Finge poi di partire per l’isola di Lemno e attende con ansia il momento, che puntualmente giunge, in cui i due, accecati dalla passione, sono incastrati nudi e avvinti, e in quello stato scoperti da tutto l’Olimpo, che non manca di divertirsi piacevolmente alle loro spalle... Il marito, ingenuo, non si accorge che per sbeffeggiare Venere e Marte ha messo se stesso in ridicolo, tutti ridono, l’unico è Nettuno, a chiedere un solenne rimprovero per la coppia. Apollo chiede a Mercurio se correrebbe rischi simili per possedere la bella Venere. E, allegramente, egli risponde di sì. “Se anche mi vedessero tutti, non me ne importerebbe nulla, accetterei di amoreggiare con lei anche davanti a un pubblico”. Nascerebbe di qui, secondo alcuni studiosi, il voyeurismo, cioè quella tendenza di alcuni a osservare gli amplessi altrui, traendone godimento personale, ed eccitazione. Che è poi l’effetto di film e spettacoli a Luci Rosse.
Il rapporto Marte-Venere è particolarmente importante, sia nel tema natale, come aspetto tra i due pianeti, sia nella comparazione o Sinastria astrologica, quando cioè il tema di un singolo individuo viene (uscendo dalla sua connotazione personale e individuale) posto in confronto diretto con quello di un altro. Ma i due Pianeti hanno significati molto più estesi.
Sul tema natale le posizioni migliori di Venere sono in Toro, Bilancia, Pesci, quelle di Marte in Ariete, Scorpione, Capricorno. Come vedrete, esse non collimano affatto. L’esempio più evidente è dato dalla Bilancia. Saturno vi si esalta, come se Venere dicesse che è meglio affidarsi al vecchio Kronos piuttosto che all’imprevedibile, geloso, litigioso Marte. Alcune persone hanno Venere congiunta a Marte sul tema natale. I due pianeti convivono in loro da sempre. L’aspetto venusiano e quello marziano della personalità trovano, infatti, un modo per esprimersi congiuntamente, ed è intuibile come non sia affatto facile. La futilità, la superficialità, il bisogno di dialogo, di bellezza, di cose belle di Venere, si esprimono qui in unione con l’aggressività, la litigiosità, la tensione costante della presenza marziana: stabilire un equilibrio non appare facile, specialmente in quelle combinazioni che possono determinare una posizione di inferiorità in uno dei due pianeti. Una congiunzione Marte-Venere in Ariete privilegia evidentemente i valori aggressivo-sensuali maschili, mentre coglie l’aspetto di “esilio” di Venere. Essa nella casa di Marte non può che assumerne alcune caratteristiche e, la fusione può diventare esplosiva in alcune personalità, non costituendo affatto una conferma della felicità d’amore. In Scorpione si ripete lo stesso fenomeno. Marte in domicilio, Venere in “esilio”, con la differenza che in questo segno siamo in un regno di femminilità, mentre in quello dell’Ariete tutto si colora di maschile. Se esaminiamo ora le altre possibili congiunzioni, con posizioni dignificate di Venere, otteniamo l’effetto contrario. Venere in Toro si accompagna a Marte esiliato, così come in Bilancia Venere si accompagna a Marte nuovamente esiliato, come in una regola matematica assolutamente fissa. Dunque, resta Venere in Pesci, ma anche in questo segno Marte è tra i più deboli dell’intero zodiaco, mentre Marte in Capricorno, viene ad accompagnato a Venere raffreddata da Saturno, ragionatrice e riflessiva.
Quanto sin qui esposto, secondo la logica di chi ha costruito lo Zodiaco, non è affatto casuale. Alla maggior forza di Marte si accompagna una minore efficacia di Venere, e allo stesso modo alla maggiore forza e sicurezza di sé di Venere si accompagna un’apparente debolezza di Marte.
I due non possono collaborare fino in fondo, armoniosamente, per la loro stessa natura. Venere perché ragiona attraverso il sentimento, e Marte perché ragiona con il sesso o con la spada. Il dover vivere insieme, con mentalità dissimili, non crea mai i presupposti della serenità sicura, scatena nella personalità conflitti tra il prevalere dell’una o dell’altra parte. Direi naturalmente che l’essere caratterizzati da una simile congiunzione crea presupposti differenti, secondo che si tratti del tema rispettivamente di un uomo o di una donna.
Diverso è l’incontro dei due pianeti in comparazione, cioè quando due persone si incontrano e si amano. Avere Marte di uno sulla Venere dell’altro crea indubbia attrazione. Ma non è la passione dell’innamoramento lento e riflessivo, o la tranquillità di un amore che evolve con il trascorrere del tempo. E’ l’antico Marte che, riconosciuta Venere, la vuole al più presto, ed è disposto a litigare per averla.
Così, persone che hanno Marte nel punto in cui vi è il nostro grado di Venere, sono fisicamente attratte da noi, e viceversa. Possiamo così attirare persone che abbiano Venere nel segno in cui si trova il nostro Marte natale. Secondo lo stile dei due pianeti, e delle forze che essi sviluppano, è qualcosa di profondo, istintuale, drammatico, irresistibile, che può essere guidato da una saggezza e una riflessione che devono appartenere ad altri pianeti dei due temi, e non possono essere espresse soltanto attraverso i due singoli pianeti. L’aspetto gioca -anche se non in misura così dirompente- anche quando Marte dell’uno sia in conflitto con la Venere dell’altro. Qui si crea ugualmente tensione, in certi casi desiderio, e non si creano impedimenti per la sua realizzazione. Più sereno, tranquillo, lieve, il rapporto di buoni aspetti tra Marte dell’individuo e quello del suo partner. I cattivi aspetti tra le reciproche posizioni di Marte e Venere possono creare qualche intoppo di sesso, o comunque rendere più difficile l’armonia nelle due personalità, che possono legare dal punto di vista intellettuale, di dialogo di famiglia, ma prima o poi giungono a delle tensioni nel modo fisico e sensuale sul modo di concepire l’amplesso amoroso. Avere Marte in armonia con Venere in due temi legati d’amore, appare fatto importante, sebbene non fondamentale, in quanto altri legami possono avvincere la personalità dell’uno e viceversa. Un caso particolare è dato dal sovrapporsi o dal crearsi di un buon aspetto tra Marte di lui e Venere di lei, e uno cattivo tra Marte di lei e Venere di lui, o viceversa. Si creano cosi possibilità di intendere diversamente il sesso, piacevolissimo per l’uno, deludente o problematico per l’altro. Come accade in quelle coppie nelle quali uno dei due rimprovera all’altro eccessi sessuali, che non gli sono graditi o, con il trascorrere del tempo, ad uno di essi non importa più come all’altro di serbare una vita sessuale in comune, vivendo molto bene in astinenza serena. Atteggiamento poco condiviso dal pensionato ancora desideroso delle gioie dell’eros, come si legge a volte su alcuni giornali.
Se Marte e Venere sono ciechi…meglio ragionarci un momento su, prima di legarsi!

BIBLIOGRAFIA:
- Astrologia Moderna di Stephen Arroyo
- Astrologia e Mito di Roberto Sicuteri
- I miti Greci di Robert Graves
- Amori che Cambiano la Vita di Paolo Crimaldi
- Amori Destinici di Paolo Crimaldi
- Astrologia e Amore di Liz Greene
- Marte e Venere di Michael Roscher
- Astrologia Della Coppia di Robert Hand

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