Cultura

Ergane Cultura
Numero 3/2017 Antonella Tamiano

A passi di danza

Mi lascio trasportare così ogni volta che osservo e contemplo queste opere

Sognare di ballare accanto ai due tangheri che ignari della pioggia e del vento si esibiscono con passi di danza mi regala emozioni indescrivibili. Mi lascio trasportare così ogni volta così che osservo e contemplo quest'opera dal titolo The singing butler (Il maggiordomo cantante) del 1992 di Jack Vettriano. Rimango incantata, mi vien voglia di entrare nella tela e di abbozzare anch'io passi di tango. L'attenzione si focalizza in un primo momento sui i protagonisti incuranti di ciò che li capita accanto, poi l'occhio cade sui domestici una cameriera e un maggiordomo che reggono due ombrelli sulle loro teste con l'illusione di ripararli dalle perturbazioni del tempo, di un cielo fosco e nuvoloso e degli struzzi delle onde quando giungono sulla battigia. In realtà la coppia in abiti da sera che balla leggiadramente mostra un lui e una lei uniti e avvinti l'un l'altra che si lasciano guidare dalle loro emozioni estraniandosi da tutto ciò che li circonda, da non sentir nulla tranne la loro voglia di fare arte. Mi lascio ispirare da tanta bellezza, da quell'eleganza, grazia nei movimenti dettati dall'entusiasmo delle note che questo quadro mi comunica. L'unico che riesce a trasmettermi sentimenti di gioia in contrapposizione con quasi tutta la produzione artistica del Vettriano che al contrario del maggiordomo cantante mi infonde un velo sottile di forte malinconia.

Ergane, immagine cultura
The singing butler -1992 di Jack Vettriano

Un'angoscia che racconta la solitudine, nelle atmosfere delle opere vagamente anni '50. L'artista immortala l'istante che precede la passione; non è l'atto in sé a essere seducente ma l'attesa, un erotismo caratterizzato da pochi slanci d'amore. Le sue protagoniste sono seducenti, donne brune solo in tre tele di tutta la sua produzione artistica compaiono tre donne bionde, sofisticate e mai volgari. Eleganti e ben vestite, indossano quasi sempre collane di perle che li ornano il collo e vestono biancheria intima nera, reggicalze e scarpe con un tacco a spillo. La scarpa alta rappresenta quasi un'ossessione di Vettriano, una potente arma di seduzione la quale già da sola è capace di «costruire un'emozione».

Ergane, immagine cultura
Night in the city - Jack Vettriano

Tra sguardi facenti cenni d'intesa e sensualità mai scomposta, l’artista edifica il suo mondo, un mondo di emozioni in divenire in cui l’abbandono di un corpo, o la piega di un vestito, hanno il potere di sconvolgere nell’intimo le fantasie dell’osservatore. Sono gli ingredienti che caratterizzano quasi tutte le sue tele che parlano di una società contemporanea molto vicina ai giorni nostri. Jack Hoggan, questo è il suo vero nome artista scozzese autodidatta di origini italiane, derivazione dal cognome da nubile della madre, Vettraino, figlia di un emigrante italiano che agli inizi del XX secolo partì da Belmonte Castello nella Valle di Comino (in provincia di Frosinone). L’artista nasce a Methil in Scozia, il 17 novembre del 1951. Onorato da Elisabetta II d'Inghilterra con l'Ordine dell'Impero Britannico, il suo successo è planetario e la sua popolarità ha superato rapidamente la sua notorietà. Le sue tele arredano le case di mezzo mondo ma pochissimi conoscono la sua storia. Cresce in una famiglia povera e fin da giovanissimo è spinto a lavorare. Costretto a lasciare gli studi a 16 anni, diviene apprendista minerario e comincia a dipingere negli anni settanta con un set di acquerelli ricevuti in regalo per il suo ventunesimo compleanno. Nel 1988 si sente infatti pronto ad esibire i suoi quadri in pubblico e presenta due opere alla mostra annuale della Royal Scottish Academy. Entrambe vengono vendute il primo giorno della mostra e Vettriano riceve immediatamente numerose offerte da varie gallerie artistiche. Oggi è uno degli artisti contemporanei più famosi al mondo.

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Night geometry - Jack Vettriano

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