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Numero 1/2017 Giuseppe Mazzotta

Ufo, un mistero ancora irrisolto

Dal caso Roswell e “la congiura del silenzio”. Nulla è cambiato dopo 69 anni..

Nel luglio del 1947 Roswell capoluogo della Contea di Chaves nel Nuovo Messico, fu teatro di un evento del quale si parla ancora. Lo schianto nei pressi di un ranch di un velivolo non identificato.
I militari della base vicina, dopo l’invio di una squadra, emisero questo comunicato: “un oggetto che sembrerebbe un disco volante è stato ritrovato nei pressi di Roswell”. Ma ventiquattro ore più tardi, lo smentirono parlando di un pallone meteorologico.
Trentun anni dopo, il fisico e ufologo Stanton T. Friedman intervistò uno dei componenti di quella squadra, il maggiore Jesse Marcel, che al contrario contraddisse la versione ufficiale asserendo che fu recuperata una navicella aliena.
Nel 1980 il caso tornò all’attenzione con nuovi particolari sull'ipotesi Ufo, tuttavia nel 1995 le autorità militari contestarono tale assunto. Ma ormai il caso Roswell stava dilagando, dando vita alla cosiddetta congiura del silenzio; soprattutto per il coinvolgimento dell’Area 51.
Nel 2012 Chase Brendon, ex agente Cia, dichiarò di aver visionato i documenti nei quali sarebbe convalidata l’ipotesi di un Ufo Crash e l’ex tenente colonnello Richard Frenc, aggiunse che i dischi volanti erano due e non uno.
Recentemente Stati Uniti, Inghilterra, Russia e Francia hanno aperto i documenti riservati sulla segnalazione di oggetti volanti non identificati. Il Ministero della Difesa della Gran Bretagna, per esempio, ha evidenziato segnalazioni tra il 1978 e il 1987. Nel 90% dei casi risolte, mentre il dieci per cento resta tuttora nel mistero. Segnalazioni attendibili perché riferite dal personale della Royal Air Force, controllori di volo e piloti civili.
Roswell e la declassificazione dei documenti segreti sono due fatti emblematici per le due domande che intendiamo porci. È plausibile immaginare la vita presente su altri pianeti, però manca la prova regina ma in compenso abbondano le congetture. Ciononostante, avvistamenti e contatti sono di un numero talmente elevato da non poterla scartare.
A tal proposito è necessario ricordare la storia del cosiddetto segnale wow (mai più ripetuto), individuato nell’agosto del '77 dall’astrologo Jerry R. Ehman impegnato nel progetto SETI con il telescopio Big Ear. Le particolarità di quel richiamo lasciavano supporre una provenienza assai distante dal sistema solare, e infatti lo scienziato lo cerchiò scrivendo un entusiastico wow affianco. Chi aveva mandato quel segnale? E perché non lo ha più rinnovato? O al contrario è stato replicato ma ragioni tecniche non lo hanno più reso tracciabile?
Prima domanda: dando per buona la teoria delle visite degli extraterresti, quale sarebbe lo scopo? Osservarci per puro divertimento? Studiarci per obiettivi utili alla loro civiltà? Colonizzarci? Darci una mano sul piano evolutivo? Allo stato attuale, per quanto ne sappiamo non si sono (sarebbero) manifestati; dunque tutte le tesi, esclusa la prima, sono valide.
Ma l’interrogativo più importante probabilmente è un altro: per quale motivo America, Inghilterra, Russia e Francia hanno deciso di rendere pubblici eventi tenuti segreti per anni riguardo gli ufo? Far cessare la presunta congiura del silenzio? Oppure preparare preventivamente l’opinione pubblica a un contatto che presumibilmente potrebbe avvenire in tempi relativamente brevi? E se fosse così, allora non è lecito immaginare che il contatto forse è già avvenuto ma ad altri livelli? Siamo in attesa di risposte.

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